« San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla… » scrive Giovanni Pascoli. Il 10 agosto è da tempi immemori la notte delle stelle cadenti, dedicata a San Lorenzo, martire del III secolo sepolto nell’omonima basilica a Roma. Notte di vino (vai al post precedente), ma non solo, dunque.
Le stelle, in realtà asteroidi della costellazione Perseo, (appunto Perseidi), che oggi tutto il mondo si metterà a cercare con il naso all’insù, sarebbero secondo la tradizione popolare, le lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio e scendono sulla terra solo il giorno in cui Lorenzo morì. Si dice che coloro che in questa notte si soffermeranno a ricordare il dolore di San Lorenzo e pronunceranno la filastrocca “Stella, mia bella stella, desidero che…”, vedranno realizzarsi il desiderio durante l’anno.
“Auguri a Lorenzo nato a Berlino oggi alle 05.50”. m.p.