Una nebbia fitta e impenetrabile, da romanzo noir, all’altezza di Baiano. Una pioggia battente che non dà tregua. Per mettersi in macchina e fare una cinquantina di chilometri, giovedì scorso, ci voleva una buona ragione. La festa per l’arrivo di un nuovo componente della famiglia.
Loro sono i titolari de I Favati di Cesinali, in provincia di Avellino, e l’enologo Vincenzo Mercurio. Sulla porta della loro cantina c’è un etichetta bianca., quella del Pietramara Fiano di Avellino Docg 2007. Etichetta Bianca, appunto.
Fa il suo ingresso in società alla presenza di giornalisti e sommelier, in una serata che si conclude con il Taurasi aziendale e un pò di piatti irpini. Tra cui il maiale, Frank. Ad allietarla, tra l’altro, il gioco per tener il cervello e i palati allenati di Raffaele del Franco: distinguere, a etichette coperte, tre vini: uno campano, uno toscano e uno piemontese. Partendo dall’Etichetta Bronzo di Masseria Felicia. Un gioco di etichette e di colori, dall’esito come sempre a sorpresa. Racconto la degustazione del “Riserva” Pietramara sul sito di Luciano Pignataro (vai), che ringrazio dell’ospitalità. Vai alle immagini su Slide.com.