Incontri tra territori, storie, uomini: tutto il 2010 per il Capri Palace Hotel&Spa di Anacapri sarà costellato di eventi all’insegna dell’enogastronomia internazionale di prestigio. Degustazioni in cantina e a tavola, incontri e confronti tra vignaioli, grandi chef e artigiani del gusto. Un format esclusivo che inizia negli ambienti suggestivi de La Dolce Vite, la cantina dell’hotel, e prosegue a L’Olivo, il ristorante 2 stelle Michelin del Capri Palace, con una cena ideata a quattro mani dallo chef resident, Oliver Glowig e da un astro della gastronomia sempre diverso e proveniente dal medesimo territorio dei vini in degustazione.
Molto più di semplici degustazioni. Piuttosto incontri ravvicinati con alcuni dei nomi più prestigiosi dell’enologia nazionale e internazionale che racconteranno al pubblico come nascono le grandi etichette, le annate speciali e come portare nel bicchiere l’essenza della terra da cui provengono. Per ogni incontro ci sarà inoltre un artigiano del gusto, un produttore o un allevatore che fa dell’eccellenza la propria regola di lavoro.
Si parte con la Campania e con un evento dedicato al cuore dell’Irpinia, la terra delle grandi Docg della regione. Si prosegue con l’universo di casa Antinori con l’azienda umbra Castello della Sala e la partecipazione di Renzo Cotarella. In calendario anche una degustazione con Silvia Imparato e il suo storico Montevetrano ed un incontro dedicato alla Francia ed al mondo dello champagne con la celebre maison Krug.
Il primo appuntamento è previsto dunque per venerdì 14 maggio con Quintodecimo, l’azienda vinicola irpina nata dalla passione di Luigi Moio, ordinario di enologia alla Facoltà di Agraria dell’Università Federico II. Alle 19.00 la cantina LaDolce Vite ospiterà una presentazione dell’azienda, in cui il professor Moio racconterà i progetti in cantiere e i risultati conseguiti dai suoi vini, sulle piacevoli note di una degustazione di Falanghina Via del Campo annata 2007. La seconda parte della serata, tra i tavoli de L’Olivo, prevede una cena realizzata dallo chef resident, Oliver Glowig, affiancato per l’occasione dall’irpino Antonio Pisaniello de La Locanda di Bu. Il talentuoso chef di Nusco è stato recentemente insignito della Stella Michelin, prestigioso riconoscimento per chi, come lui, lavora da anni alla valorizzazione della cucina territoriale campana. I due chef si cimenteranno a quattro mani nell’elaborazione di un menu degustazione realizzato in abbinamento ai vini di Quintodecimo.
La degustazione è a cura dei sommelier Angelo Di Costanzo e Giovanni Guida; prevede Sannio Falanghina Via del Campo 2007, Fiano di Avellino Exultet 2007, Greco di Tufo Giallo d’Arles 2007, Irpinia Aglianico Terra d’Eclano 2006, TaurasiRiserva Quintodecimo 2004.
Luigi Moio ha fatto la storia dell’enologia campana, ha stravolto atavici equilibri e bilanciato dei nuovi, ha rilanciato il senso fondamentale della terra, della vigna prima di tutto, al quale ha applicato con minuziosa visceralità il concetto, per molti secondario sino ad allora, di conoscenza scientifica dei suoi elementi. A lui si devono i primissimi studi sui principali vitigni campani, ed il progetto Quintodecimo di Mirabella Eclano sembra esprimerne al meglio le qualità e vocazioni.