E’ il momento del ritorno alla campagna per assicurarsi l’approvvigionamento di una materia prima di provenienza certa, coltivata o allevata come un tempo o semplicemente come ci piacerebbe che fosse. Speriamo non sia solo una moda passeggera!
C’è chi si fa l’orto sul balcone, chi, come lady Obama pianta zucchine e broccoletti dove le sue predecessori sceglievano rose, chi propone l’orto in affitto tra reale e virtuale per assicurarsi verdure biologiche, chi le compra in erboristeria pagandole come gioielli. Poi c’è chi pensa di utilizzare il Gps per portare gli acquirenti direttamente in azienda. A segnalarmi la notizia riportata dal giornalista e esperto di digitale e informatica Pino Bruno, che proviene dalla Confederazione Italiana Agricoltori, è l’amico Marco Bottigliero che di questa tecnologia è un esperto. Scrive Bruno: “Quando l’innovazione incontra la tradizione nasce La spesa in campagna. Per il momento funziona soltanto in Puglia, anzi in provincia di Bari, ma questa idea è seme che germoglierà ovunque, tanto per rimanere in tema” (vai).