Il vitigno a bacca bianca più diffuso in Campania, ha varcato infatti già i confini regionali ed è vinificato in Molise, Puglia e anche nel Vulture. Ha già vinto la sua battaglia di vitigno in Campania e si espone come prodotto anche alla concorrenza sleale di chi mai decidesse di imitarla di qui in poi. Comincia ad essere vitale demarcare i confini del suo territorio d’elezione e far assumere al pubblico una consapevolezza forte di quale sia la sua carta d’identità. A sette anni dalla prima edizione della kermesse di Sant’Agata dei Goti, Falanghina Felix diventa questione nazionale. Con degustazioni e seminari in tutta Italia. Il frutto di tanto lavoro nel Sannio viene colto dall’intera regione, e il bianco campano diventa un vessillo che tutta la filiera istituzionale è pronta a difendere invitando tutti i produttori che ci credono a mettersi all’opera. Intanto lei accontenta il gusto campano e va incontro a quello nazionale con la sua tipicità e con una missione: raccontare un territorio articolato nell’ambito del quale si rivela in modo differente. Accontentando tutti i gusti. Racconto di quella che è stata intitolata “La rivincita della Falanghina” (vai) sul blog di Luciano Pignataro, che ringrazio dell’ospitalità come sempre.