La provincia di Caserta in festa il 18 giugno ad Alvignano, con un tavolo di tipicità per raccontare i sapori del Matese e del Volturno. E’ l’idea messa in campo dalle condotte Slow Food di Matese e Volturno, che in occasione della festa nazionale dell’associazione, hanno deciso di unire le forze e raccontare tra musica, vino ed antiche ricette la filosofia di Slow Food, partendo dagli uomini e dai prodotti.
“La festa – spiegano Nicola Sorbo e Rosa Maria Esposito, fiduciari rispettivamente delle condotte Volturno e Matese – è per noi un momento importante per trasmettere ai soci un senso di unione, fondamentale per la realizzazione di una mission importante, quale quella di Slow Food, di salvaguardia del territorio in termini di produzione agroalimentare, individuando e promuovendo quanto di buono, pulito e giusto resiste al tempo”.
Per l’occasione dunque le due condotte hanno organizzato un grande festa, in programma il 18 giugno alle ore 20 presso il Country House “Il Casolare di Vino” di Alvignano.
Il programma della serata? Canti e balli sull’aia con Bruno Spagna alle percussioni e Raffaele Romano all’organetto, Pallagrello nero delle cantine de “Il Casolare diVino” e tanti sapori smarriti da non perdere nella splendida cornice dei vigneti della Spinosa: il Calacione di Alife, la Stracciata del Matese, la Quagliata del Monte Maggiore, le Spogne ‘e raurinjo, ‘O Pere e Musse, i Sciurilli fritti, le Alici fritte, le Pizzonte, i Tortanelli con ciccioli di maiale, le Olive infornate di Caiazzo, i Ceci fritti, i Lupini di Vairano Patenora, le Ciliegie dei Monti Trebulani, ‘A Rattate al limone e all’amarena. Il costo della cena è di € 20. Per informazioni e prenotazioni, è possibile scrivere a slowfood.volturno@libero.it o telefonare ai numeri 0823869932 e 3336133023.*IL CASOLARE DI VINO* – Il Casolare di Vino nasce nel gennaio 2010 in provincia di Caserta, esattamente ad Alvignano (Il Paese discende dall’antica città Cubulteria, che prende il nome da un importante di spicco della Roma Imperiale. I casali si formarono dopo la distruzione di Cubulteria nell’ VIII/IX secolo con l’invasione dei Saraceni. Il paese nei secoli fu posseduto da numerose ed importanti famiglie feudatarie. Nella prossimità si trovano numerosi monumenti tra i quali chiese e castelli, oltre alla Reggia di Caserta e San Leucio i quali distano pochi Km).
La struttura nasce da un’idea dei fratelli Bonaventura e Raffaele Tralice, costruttori di Napoli, alla ricerca di un posto in piena campagna da condividere per i momenti di relax in famiglia. Dalla casa di campagna al progetto di creare un centro di accoglienza, con temi centrali enogastronomia e benessere, il passaggio è stato veloce. Al punto di recuperare un antico casolare circondato da 3 ettari di vigneto di pallagrello rosso.
Qui con l’enologo Maurizio Caffarelli e l’agronomo Gaetano Pascale è stata fatta a settembre 2010 la prima vendemmia. Intanto però la struttura è già attrezzata con creme ed essenze a base di vino, con le quali si effettua vino terapia in un’area benessere tra vasche, massaggi e trattamenti simili.
Il Casolare di Vino vanta un’ampia area all’aperto e sale ristorative interne, dove si effettuano eventi e cerimonie. E’ attrezzato con 5 camere (nominate come i vitigni autoctoni della Campania: Aglianico, fiano, greco di tufo, falangina e pallagrello). Risulta dunque l’ideale per week end di relax. A completare l’opera una chef donna, Maria Mone, 45 anni originaria di Caserta, 25 anni di esperienza nel mondo della ristorazione, grande conoscitrice dei prodotti del territorio e soprattutto della terra. I piatti della struttura rispecchiano la tradizione, con la riscoperta di antiche ricette come le Cicerchie (legume di Caserta della famiglia dei ceci) con allesse e mozzarella di bufala e la pizza figliata, un dolce natalizio con ripieno di frutta secca, miele e cioccolato. Non mancano i piatti a base di vino come ad esempio lo stufato di maialino al pallagrello.