Più che un complesso funzionalmente gravitante intorno all’industria serica, San Leucio è stata una vera e propria spettacolare città operaia, un ardito esperimento sociale e produttivo avanguardistico nella sua concezione, realizzato nel 1778 su progetto di Francesco Collecini su richiesta del Re Carlo III, che viveva secondo leggi e regole appositamente formulate per quella comunità in base ad uno statuto del 1789. Nella Real Colonia di San Leucio esisteva una totale equiparazione fra uomo e donna, era abolita la proprietà privata, gli operai della colonia ricevevano una casa e le donne una dote dal re per sposare uno dei suoi abitanti e per trasferirvisi, gli anziani e gli ammalati avevano diritto ad un’assistenza. Una Cassa della carità, alla quale tutti contribuivano versando un parte dei propri proventi, era disponibile per gli indigenti. Una vera città dell’utopia, insomma, che si materializzava attorno alla produzione della seta. Ferdinando I di Borbone, poi, pensò al suo sviluppo ulteriore. Ferdinandopoli doveva essere una nuova città, di forma circolare, con tanto di sede reale, Cattedrale e Teatro.
Il progetto fu definivamente accantonato con l’unità d’Italia, ma a San Leucio fa ancora capo un centro serico attivo e di fama mondiale ed il borgo risulta abitato da alcuni dei discendenti dei nuovi cittadini della Ferdinandopoli.
Sete di San Leucio si possono ritrovare in Vaticano, al Quirinale, nella Sala Ovale della Casa Bianca. Oggi la fabbrica del re Ferdinando, il Palazzo del Belvedere, è sede del “Museo della seta”. Il Borgo di San Leucio è uno spettacolo che mi ha lasciata a bocca aperta questa estate in una notte di luna del Leuciana Festival, e che mi è perfino parso più bello attraverso le immagini che domenica scorsa ha messo in onda Alle Falde del Kilimangiaro con un servizio che mi ha restituito l’idea di una piccola Versailles, perfetta e verdeggiante.
La “Festa del Vino, delle Vigne e della Seta”, in programma dal 19 al 21 e poi il 27 ottobre prossimi, nasce dall’idea di valorizzazione e recuperare le peculirità del luogo, fra le quali antiche vigne borboniche e di accendere i riflettori sul complesso del Belvedere di San Leucio da anni inserito nel Patrimonio dell’UNESCO.
Sono numerose le iniziative previste, fra le quali due convegni: quello del 19 ottobre (ore 10,00) dal titolo “Primi passi verso l’internazionalizzazione delle aziende vitivinicole di Terra di Lavoro” e quello del giorno 20 (ore 10,00) dal titolo “Le città dell’utopia”.
Il podere reale posto a sud est dell’attuale Monte S. Leucio, tra il Belvedere e S. Silvestro, è il luogo in cui sorge la “Vigna del Ventaglio” voluta da Ferdinando IV di Borbone dove veniva coltivata l’uva Pallagrello che nella sua versione sia nera che bianca si riconosce per la forma lucida e sferica degli acini, le “pallarelle”, appunto.
La manifestazione celebra con le sete, il vino ed i prodotti enogastronomici del territorio. Il programma, allora, si arricchisce di una gara gastronomica riservata agli istituti alberghieri della regione, “Mestolo d’argento” (19 ottobre ore 16,30); di un concorso di bellezza per incoronare “Miss Pallagrello” (21 ottobre ore 18,00) ed, infine, del “Gran ballo delle diciottenni” previsto per sabato 27 ottobre alle 18,00, che culmina con il brindisi a cura dell’AIS. In collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier, inoltre: degustazioni di vini di Terra del Lavoro e tre incontri di approccio al vino (prenotazione obbligatoria a: info@aiscaserta.it) nei giorni 19, 20 e 21 ottobre (ore 20,15), il cui costo è di 25 euro. E poi sabato 20 e domenica 21 (alle 20,30), su prenotazione, il Laboratorio del vino (ingresso 28 euro)dedicato ai grandi enologi che vedrà protagonisti, rispettivamente, Riccardo Cotorella e Paolo Caciorgna. Vedi tutto il programma completo e visita il sito Sanleucionline.it.
Vuole essere una giornata all’insegna di arte, storia e sapori di Terra di Lavoro quella organizzata sabato 20 ottobre dall’Associazione Siti Reali in coincidenza con la “Festa del Vino, delle Vigne e della Seta”. La proposta del’Associazione è quella di un’escursione guidata con partenza da Napoli (Hotel Terminus di Piazza Garibaldi) alle 10,00; la visita del borgo medievale tra stradine lastricate, palazzi gentilizi e chiese; il pranzo in un ristorante del borgo. Alle 16,00 si prosegue, poi, con un percorso guidato al Museo del Belvedere, alla Vigna del Ventaglio e al Tempietto Gotico; oltre che delle mostre allestite in occasione della Festa. Il rientro a Napoli è alle 19,00. Il contributo di partecipazione per gli adulti è di 40 euro, per i bambini di 25.
Per informazioni e prenotazioni (entro giovedì 18 ottobre) contattare la segreteria organizzativa allo 0817901162 (dalle 10,00 alle 14,00) o via email a: segreteria@sitireali.it
Grazie a Michelangelo per avermi segnalato l’iniziativa.