“L’epopea dei pizzaioli di Tramonti”
Anteprima del lavoro di ricostruzione storica in vista del libro sulla tradizione della cittadina della Costiera amalfitana
Uno straziante addio ai monti, e al mare, a metà del secolo scorso portò i tramontini a lasciare la propria terra.
In tasca, poco più che un’Arte e la voglia di costruire il proprio futuro.
Non erano pizzaioli, ma uomini e donne che in casa facevano il pane, come tutti al tempo in questi piccoli centri. Ed erano vicini alla terra e alle bestie che tradizionalmente, in questo incantevole angolo di Costiera strappata alla roccia, regalavano il latte per fare il formaggio.
Poco altro che questi saperi avevano in valigia quando partirono alla volta del Nord Italia, fieri delle proprie radici e determinati a conservarle.
Non erano pizzaioli, ma uomini e donne che in casa facevano il pane, come tutti al tempo in questi piccoli centri. Ed erano vicini alla terra e alle bestie che tradizionalmente, in questo incantevole angolo di Costiera strappata alla roccia, regalavano il latte per fare il formaggio.
Poco altro che questi saperi avevano in valigia quando partirono alla volta del Nord Italia, fieri delle proprie radici e determinati a conservarle.
Uno di loro particolarmente intraprendente giocò la sua carta, sfidando il destino: fare il Fior di latte come sapeva. E poi perché no? Con esso, fare la pizza!
Con la sola forza di una semplice idea, di una semplice ma travolgente pietanza, riuscì a creare un impero e a indicare una strada a centinaia di “paesà”. Disegnando con loro, e per loro, un futuro nuovo.
Da emigrante, il signor Giordano si trasformò senza volere in importatore. Di tramontini, di saperi e di passione.
Generazioni si sono succedute e il tempo ha fatto il suo corso.
Generazioni si sono succedute e il tempo ha fatto il suo corso.
Oggi animati da quella stessa passione, i pizzaioli di Tramonti fanno i conti con la propria storia in cerca di verità.
Chi sono? Quanti? Cosa fanno? Come? Dove?
Il perché lo sanno già.
Non bastano – a questi ambasciatori della pizza campana, amici della tradizione napoletana – le sole stime che pure parlano di centinaia e centinaia di loro in nove diverse ragioni. Vogliono ritrovarsi e celebrare la propria epopea.
Una storia di difficoltà e successo, di vita e di pizza, che muovendo dalla iniziativa di un giovane pizzaiolo tramontino nato ad Alessadria come Giuseppe Giordano – che per primo ha pensato di ricongiungere i fili della storia del suo popolo – appassiona e accende i riflettori su un modo di far pizza che nei decenni è andato caratterizzandosi e soprattutto ha regalato una identità nuova a una comunità in fuga dalla miseria con il cuore pieno dei valori buoni del pane.
(di Monica Piscitelli, giornalista autrice della Guida alle Migliori Pizzerie di Napoli e della Campania)
CONFERENZA
con il patrocinio del Comune di Tramonti
Mercoledì 20 febbraio 2013 ore 18.00
Sala consiliare Comune di Tramonti – Polvica – Tramonti (SA)
Interventi:
Dott. Carlo Capello – Antropologo ricercatore Università di Torino
Gino Sorbillo – Master Chef / Rai
Giuseppe Giordano – Responsabile del progetto Storia dei pizzaioli di Tramonti– Inventore del “Il Pizz’ino®”
Luigi Giordano – titolare del Caseificio Giordano dal 1950
Modera e interviene:
Monica Piscitelli – giornalista autrice della Guida alle Migliori Pizzerie di Napoli e della Campania nonchè incaricata della scrittura del libro sulla “STORIA DEI PIZZAIOLI DI TRAMONTI”