E’ da cinquemila anni che si vinifica in recipienti di terracotta interrati fino al collo secondo un’ ancestrale pratica di osmosi naturale tra la terra e l’ uva.
Se ne torna a parlare mercoledi 21 Maggio (ore 20,30) all’Enoteca Divinoinvigna guidati da Mauro Erro, prima con Alessandro Sgravatti, un neurochirurgo che dopo aver appeso il bisturi al chiodo si è dedicato al vino e fa riposare il suo Tocai in sei anfore, caucasiche e spagnole, sepolte nelle segrete del castello di Lispida, in quel di Monselice; poi con Gabrio Bini, architetto e vignaiolo milanese, che a Pantelleria produce uno Zibibbo in purezza vinificato in anfore interrate direttamente davanti alla vigna, in contrada Serragghia.
In degustazione: Bianco Breg 2001, Josko Gravner; Amphora 2005, Castello di Lispida; Serragghia bianco 2006, Giotto Bini. L’appuntamento ha un costo di 35 euro. Per informazioni e prenotazioni: 081 3722670 oppure: divinoinvigna@libero.it.
Immagine: mosaico rinvenuto a Petra, Giordania