Falanghina: sole e bruschetta. Inverno: rosso. E se la Falanghina ha 14,5 gradi alcolici, e se ti scalda con il suo colore giallo sole, dorato? Decido: lunedi’ scorso è la sera giusta per combattere il freddo micidiale con la Falanghina 2001 dell’Azienda Fontanavecchia di Torrecuso (12 ettari di proprietà, 150000 bottiglie totali). Ne avevo cercato un bicchiere la sera di inaugurazione di Falanghina Felix al Vesuvio (vai al post precedente), senza esito ricordando qualche degustazione. Fra le altre la serata di sua presentazione, nel febbraio scorso, alla Trattoria Sessantanove (vai al post precedente). Torno a casa dall’Anteprima di Vitigno Italia (vai al post precedente) che all’Excelsior ha portato un bel numero di persone, nonostante un tempo che avrebbe scoraggiato i più devoti e indefessi fedeli di Bacco, con questa idea. I piatti sono quelli giusti: il baccalà con passatina di ceci, ad esempio.E poi devo controllare in che stato di salute è. Ma dopo averla stappata e versata nel bicchiere sono già pentita. La Falanghina scende sonora e pesante nel bicchiere. E’ in perfetta salute. Poteva essere stappata un bel pezzo dopo. Ma è piaciuta a tutti, e tanto mi basta.
Tutto questo è la scheda su Beneventano Igt Falanghina 2001 sul sito di Luciano Pignataro (vai), che ringrazio per l’ospitalità.