Concorso Primo sommelier della Campania, lunedi’ scorso. Sul gradino piu’ alto, per la categoria Professionisti, si è piazzato il sorrentino Salvatore Correale, mentre, per quella non professionisti, il napoletano Domenico Brasiello.
Sul podio con loro altri: Roberto Adduono e Alessandro Scrivo, per i professionisti, e Roberto Gigantino e NevioTeti, per i non professionisti. Per la newsletter dell’Aiscampania, alla sua quinta uscita curata da me, oggi, racconto di loro, questi ragazzi, come dico io “vanno” … e anche forte!
Correale, Primo sommelier campano professionista 2009
Salvatore Correale, 35 anni il prossimo 22 settembre, una bimba di nome Sara e una moglie appassionata come lui di vino, Maria. Nato a Piano di Sorrento (Napoli), sommelier professionista dal 2001, Salvatore ha centrato l’obiettivo del Concorso regionale al primo colpo, ma ha già alle spalle tre finali nazionali al TrofeoBerlucchi, la partecipazione ai Master del Sagrantino e del Sangiovese e un piazzamento in finale a quello dell’Aglianico, quest’anno. Il vino: una curiosità e poi una passione che diventa un lavoro con il corso da sommelier. Di lì in poi, alcune esperienze di lavoro all’estero, tra Svizzera e Inghilterra, e il lavoro in alcuni alberghi della Costiera, tra i quali l’Hotel Parco dei Principi e il Grand Hotel Angiolieri.
Salvatore è un sorrentino doc, oggi ancora al lavoro nella sua terra, all’Hotel Plaza di Sorrento. Si èaggiudicato il titolo di primo Sommelier della Campania 2009 battendo i bravi Roberto Adduono e Alessandro Scrivo. Risponde cosi’ alle mie domande.
D: Lunedi’ ti sei aggiudicato il premio Primo Sommelier della Campania, cosa significa per te?
R: E’ stato il coronamento di questi anni di studio, degustazione e applicazione. Una vittoria che aspettavo da anni.
D: Che impressione hai avuto del livello della gara? C’è stato qualche passaggio che ti è sembrato particolarmente delicato?
R: Il livello è stato molto alto. Credo che l’inizio della gara, l’impatto con il pubblico, sia il momento piu’ forte, quello in cui occorre rompere il ghiaccio. Ho trovato le domande dello scritto piuttosto impegnative.
D: Come hai organizzato lo studio per il concorso in queste settimane? Quanto tempo ti è occorso per prepararti?
R: Beh, venivo da diversi concorsi, da anni di studio. Questo mi ha consentito di essere sempre aggiornato e allenato. Non ho mai staccato. Poi, certo, ho dovuto finalizzare lo studio degli ultimi due tre mesi alla preparazione del concorso. Il tutto rendendo compatibile lo studio con il lavoro.
D: Ti sentiresti di incoraggiare un collega che sta pensando, una di queste volte, di partecipare ad una di queste gare? Cosa gli diresti?
R: Lo incoraggerei di certo. Gli direi di studiare e di dedicarsi alle degustazioni. Sono proprio i concorsi, gli spiegherei, che ti aiutano a tenerti aggiornato. E per il lavoro torna molto utile.
D: Con quale bottiglia hai brindato o brinderai alla vittoria?
Brinderò con un Aglianico importante, un vino della mia Campania, a cui sono legato. Senza far nomi, potrebbe essere un’annata 2001.
D: A chi dedichi questa vittoria e perche’?
R: Ai miei genitori, alla mia famiglia e all’Associazione che mi dato l’opportunità di farmi conoscere. Un grazie di cuore al Presidente Del Franco, a Nicoletta Gargiulo per i suoi consigli, e a Luigi di Fiore, il delegato della Penisola Sorrentina. Il loro sostegno è stato importante.
Brasiello, Primo sommelier campano non professionista 2009
Nato a Pozzuoli (Napoli) l’11 novembre del 1968, sposato con Luisa e papà della piccola Lorenza, Domenico (per gli amici Mimmo) Brasiello si è aggiucato il titolo di Primo sommelier non professionista 2009. Un successo arrivato a pochi mesi dal completamento del suo percorso di formazione come sommelier il 18 aprile di quest’anno. Dipendente delle Ferrovie, Mimmo si avvicinato al mondo del vino pian piano, lavorando in sala al ristorante il Gabbiano di Baia e al ristorante Maroder di Varcaturo. Tre anni fa la svolta, con l’iscrizione al corso, lo studio e la scoperta di una autentica passione. Ecco come ha risposto a qualche domanda.
D: Cosa ti ha indotto a partecipare e cose significa aver vinto il concorso?
R: La voglia di rimettermi in gioco a 40 anni e sicuramente la voglia di confrontarsi per capire realmente il livello di preparazione raggiunto. Aver vinto segna, a mio avviso, un punto di partenza e lo stimolo per migliorare ancora.
D: E tu, con quale bottiglia hai brindato o brinderai alla vittoria?
R: Brinderò con vino italiano. In questo sono molto nazionalista! Pensavo ad un Franciacorta Millesimato o aun Trento Doc Giulio Ferrari.
D: Un dedica per questa vittoria…
R: Dedico questa Vittoria in primis a me stesso, per l’impegno, la passione ed i sacrifici fatti in questi tre anni. Alla mia direttrice di corso, la sommelier Michela Guadagno, che mi ha sempre incoraggiato e senza la quale non sarei ora qui a fare questa intervista. Ed, infine, ai miei amici e colleghi di corso che hanno sempre creduto nelle mie possibilità.
foto: da sx: Antonio Del Franco, Salvatore Correale e Nicoletta Gargiulo di E.Maganiello