un brindisi delle Donne del Vino della Campania 8/10/2012 |
Le Donne del vino della Campania parteciperanno alla serata promossa dallo stilista Domenico Lotti, in arte Domimì. Il giorno 26 ottobre, a partire dalle 18,30, presso l’Agorà Morelli di Napoli serata di beneficienza (ingresso 10 euro) a favore del progetto di recupero e animazione dei ragazzi di Scampia che darà vita a incontri di orientamento e stage formativi. Le Donne del vino proporranno i propri vini per la raccolta di fondi che vedrà la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzione della cultura del capoluogo napoletano.
Il couturier partenopeo, colpito dalle vicissitudini di Scampia e dalla situazione dei giovani di quelle zone e di tanti altri quartieri a rischio, torna a Napoli per dare un contributo fattivo alla sua Napoli, affiancando la sua arte a iniziative di solidarietà per i giovani dei quartieri a rischio della città a cui vuole concretamente fornire la possibilità di un futuro professionale nel campo della moda, con lezioni gratuite e stages formativi nei laboratori sartoriali di Scampia, Nisida e di altre realtà di recupero per i giovani problematici.
Il progetto “Sotto il vestito…..il cuore” vede la partecipazione di imprenditori ed esponenti del mondo della cultura come Emilia Carannante della Delos Comunications, Maria Teresa Ferrari del Centro Femir Salus, Annamaria Alois delle seterie di San Leucio, Ciro Chianese della cioccolateria Zeno di San Giovanni a Teduccio, Arcangelo Forni del Pastificio Grania, Federica Spada By Amina Rubinacci. La rete di solidarietà, cui si uniscono le Donne del Vino, ha lo scopo di insegnare ai giovani di Scampia e degli altri quartieri “difficili” le basi di vari mestieri, portando competenze specialistiche nelle zone a rischio e consentendo ai ragazzi più meritevoli l’accesso alle suddette imprese per stages formativi.
L’iniziativa si svolge sotto l’alto patrocinio dell’Osservatorio Anticamorra e Riqualificazione Napoli Nord presieduto da Giovandomenico Lepore, già Procuratore Capo della Repubblica.
Fonte: comunicazione