Torre Gaia è in piena attività. Tra festa del novello, partecipazione al salone del vino e la visita in azienda del Tg1, questo autunno è caldo per l’azienda di Dugenta, in provincia di Benevento. Ieri l’azienda è andata in onda nella rubrica di approfondimento “Terra e Sapori” del TG1 per presentare, con la voce di Alberto Cecere, enologo di fiducia dell’azienda, la propria Falanghina.
Il 10 e 11 novembre, poi, è Festa del Novello ma prima, tra il 26 e il 29 ottobre, una scappata a Torino al Salone del Vino per ricevere la Corona d’oro attribuita dalla Guida Vini Buoni d’Italia del TCI, curata da Mario Busso e Luigi Cremona, al Gradualis 2006 (Sannio Fiano DOC). La guida sarà presentata nella giornata inaugurale (ore 16,00) nella Sala Gialla di Lingotto Fiere nel corso di una cerimonia nella quale si premieranno tutte le aziende (vedi post con il dettaglio) che per il 2008 si sono aggiudicati la Corona e la Menzione ad Honorem in base ad una selezione che ha visto coordinare i lavori delle commissioni dal giornalista Luciano Pignataro.
Organizzato da Promotor International, il Salone ha scelto per l’edizione 2007 il tema “Le regioni del vino, le ragioni del vino” che si svilupperà secondo un programma centrato su tre momenti cardine: il convegno inaugurale dedicato al tema “Vino e Finanza: le strategie per crescere”, organizzato in collaborazione con Il Sole 24 Ore; il Terzo Forum sugli autoctoni: “Vitigni e vini, alla scoperta dei territori e delle peculiarità dell’enologia italiana” e i Laboratori del Gusto di Slow Food, che ha scelto il Salone del Vino anche per presentare la sua autorevole ”Guida al vino quotidiano”.
Uno dei temi all’attenzione del convegno inaugurale è il contrasto tra i dati relativi alla performance delle esportazioni e quelli relativi ai consumi interni. Secondo i dati Istat, infatti, nel primo semestre del 2007 l’export è cresciuto del 13% verso la Francia, dell’11% in Germania, del 21% nel Regno Unito, dell’8% in Danimarca, del 17% in Svezia, del 16% in Finlandia e del 7% in Austria (31 milioni). Eccezionale il risultato in Russia, con un +122% e in Cina (+56%), mentre Stati Uniti, con un +6% e Canada, +2%, si confermano fedeli estimatori del prodotto nazionale. Dopo la battuta d’arresto del 2002, invece, il mercato interno procede a rilento. La media dei consumi cresce ad un ritmo del 3% e non superano il 5% nel migliore dei casi, se analizzati da zona a zona della Penisola. Il problema? Secondo gli esperti il disorientamento dei consumatori dovuto al prolificare delle etichette.