800 persone o più per il Lugana Doc. Un successo inaspettato che – mi ha raccontato il Presidente del Consorzio che mette insieme un centinaio di aziende e circa 800 ettari di vigna – “è maggiore perfino dell’evento organizzato a Roma”. Napoli, letargica e freddolosa di inverno, esplode nella bella stagione e i giovani della città guadagnano ogni angolo di spazio all’aperto disponibile. Ieri sera la Città del Gusto di Bagnoli, illuminata a festa e animata da una bella selezione di musica lounge, con la sua terrazza all’aperto, è stata civilmente presa d’assalto da un popolo di ragazzi e ragazze festanti ed “assetato di bianco”. Piu’ che una degustazione della Doc Lugana, l’interregionale di Lombardia e Veneto, nelle classiche espressioni fermo (base e superiore) e spumante (charmant e metodo classico), una vera festa. Tra la folla, i più affezionati degli appuntamenti del vino, tra cui io, hanno vissuto una serata inebriante per la sua “diversità”, là dove, spesso, i momenti del vino tendono a farsi seriosi e frequentati da un giro di persone ormai noto, la notte del Lugana ha vaporizzato un non so che di floreale, fresco e minerale nell’aria. Come le migliori espressioni di questa Doc antica, ed in crescita, esportata in tutta Europa, con punte maggiori in Germania per la notorietà del Lago di Garda presso i clienti tedeschi (mi racconta il presidente), ma anche in Usa e Giappone. La serata alla Città del Gusto del Gambero Rosso ha proposto 26 aziende, alcune delle quali molto affermate, come Provenza, Tenuta Roveglia, Ca’ Lojera, Ca’ De Frati e Le Morette Valerio Zenato. Il Lugana Doc si dimostra un vino che accoglie con una bella sventagliata di profumi floreali e fruttati molto estivi, di ginestra, biancospino e pesca. In bocca, poi, domina una nota minerale piacevole e netta originata dai terreni argilloso-calcarei sui quali è coltivato il Trebbiano di Lugana. Un bianco senza grandi velleità di complessità, ma di piacevolezza. Per questa ragione, tra gli assaggi fatti, sembrano essere più convincenti le etichette che prediligono il solo acciaio ed un consumo nei due anni dalla vendemmia. In queste condizioni il Lugana Doc regala una lunga e avvolgente emozione e si presta ad un abbinamento a tutto pasto, incluso quello tradizionale con i pesci di acqua dolce.