L’Antica Masseria Venditti di Castelvenere (Benevento), socio fondatore del Movimento Turismo del vino, ospita anche quest’anno, il 30 maggio prossimo, gli enoappassionati nel proprio centro aziendaleIsola di Cultura del Vino in Via Sannitica 120.
Cantine Aperte è l’occasione giusta per una visita guidata, direttamente con l’enologo e titolare Nicola Venditti, che prevede la possibilità di percorrere tutta la filiera produttiva. Nella sala degustazione, dove è gelosamente custodito un torchio maestoso della fine del ’500, denominato “torchio di Plinio”, una degustazione condotta da sommelier professionisti consentirà di degustare il meraviglioso nettare di Bacco.
Vàndari falanghina, la migliore falanghina della Campania 2009 premio Falanghina Felix
Bacalàt bianco, unico ed inconfondibile uvaggio di uve antiche riproposte da un vigneto del 1972
Barbetta Barbera, vitigno salvato negli anni ’30 dalla fillossera ad opera di campi sperimentali effettuati su terreni dei Venditti, su indicazione delle “cattedre ambulanti”
Marraioli aglianico, un aglianico proposto senza passaggio in barrique (l’unico legno che vede è quello del tetto ndr)
Bosco Caldaia, uvaggio di uve antiche provenienti dal vigneto un tempo bosco per la legna per la caldaia,
ed in più un assaggio dell’Olio Extra Vergine d’Oliva, premiato al Biofach di Norimberga quale miglior olio biologico. E poi il mosto cotto. Fanno da cornice alle degustazioni le originali opere artistiche di Lorenza, moglie di Nicola, magnificamente utilizzate per la grafica aziendale. E’ un’ottima occasione, infine, per approfondire la conoscenza dei vini da agricoltura biologica di qualità, come si ottengono, che cos’è la certificazione, ma soprattutto conoscere la tradizione di chi ha sempre creduto nel bio e ha sempre lavorato anche in silenzio, per conservare, gelosamente, le proprie origini e il territorio. Un giorno speciale per ammirare, scrutare gli angoli nascosti e vi accorgerete che BIO di qualità si può fare.
L’Antica Masseria Venditti ha sempre coltivato i propri vitigni, vinificato le proprie uve e affinato i propri vini, con amore, con passione.
E con i tempi che mutavano, ha saputo adeguarvisi, unendo alla “umanità” dell’antica metodica la “razionalità” della moderna tecnologia. Il metodo di produzione che già la prima edizione della guida Gambero Rosso ’88 definiva “biologico”, ha consentito di ottenere un prodotto naturale, al fine di raffinare ed impreziosire la nettarea bevanda di Bacco per renderla desiderabile e competitiva sia per la qualità che per l’immagine.
Vàndari falanghina, la migliore falanghina della Campania 2009 premio Falanghina Felix
Bacalàt bianco, unico ed inconfondibile uvaggio di uve antiche riproposte da un vigneto del 1972
Barbetta Barbera, vitigno salvato negli anni ’30 dalla fillossera ad opera di campi sperimentali effettuati su terreni dei Venditti, su indicazione delle “cattedre ambulanti”
Marraioli aglianico, un aglianico proposto senza passaggio in barrique (l’unico legno che vede è quello del tetto ndr)
Bosco Caldaia, uvaggio di uve antiche provenienti dal vigneto un tempo bosco per la legna per la caldaia,
ed in più un assaggio dell’Olio Extra Vergine d’Oliva, premiato al Biofach di Norimberga quale miglior olio biologico. E poi il mosto cotto. Fanno da cornice alle degustazioni le originali opere artistiche di Lorenza, moglie di Nicola, magnificamente utilizzate per la grafica aziendale. E’ un’ottima occasione, infine, per approfondire la conoscenza dei vini da agricoltura biologica di qualità, come si ottengono, che cos’è la certificazione, ma soprattutto conoscere la tradizione di chi ha sempre creduto nel bio e ha sempre lavorato anche in silenzio, per conservare, gelosamente, le proprie origini e il territorio. Un giorno speciale per ammirare, scrutare gli angoli nascosti e vi accorgerete che BIO di qualità si può fare.
L’Antica Masseria Venditti ha sempre coltivato i propri vitigni, vinificato le proprie uve e affinato i propri vini, con amore, con passione.
E con i tempi che mutavano, ha saputo adeguarvisi, unendo alla “umanità” dell’antica metodica la “razionalità” della moderna tecnologia. Il metodo di produzione che già la prima edizione della guida Gambero Rosso ’88 definiva “biologico”, ha consentito di ottenere un prodotto naturale, al fine di raffinare ed impreziosire la nettarea bevanda di Bacco per renderla desiderabile e competitiva sia per la qualità che per l’immagine.
L’
Antica Masseria Venditti prende il nome dalla residenza di famiglia del 1595. Probabilmente costruita sulle fondamenta di un convento di monaci benedettini dediti alla produzione di derrate alimentari per approvvigionare le abbazie del territorio. La maggiore produzione era riservata al vino, bene prezioso ed indispensabile. Si trovano citazioni sulla masseria dalle pagine di un diario del territorio del 9 ottobre 1860.Il centro aziendale dell’azienda
ha una nuova struttura, nata da un’attenta idea di Nicola e finalmente realizzata. In questo luogo tutto è incentrato sul vino, sulla storia e sulla cultura, e la sua denominazione è “isola di cultura del vino”. Tutti gli spazi sono stati pensati anche per accogliere gli enoturisti. La cantina è affiancata da un vigneto didattico, dove sono reimpiantate 20 varietà di vitigni autoctoni.