E’ incredibile il fermento del web 2.0 sul vino, il cibo in questi mesi. Oltre che intorno al 43° Vinitaly di Verona. C’è chi mette insieme 2000, 3000, 4000 o solo centinaia di contatti, “amici” come li definisce Fb, e chi poche decine. C’è chi frequenta il “libro delle facce” saltuariamente, chi dà segnali di una presenza in real time, chi giura che “si suiciderà” (cancellerà il suo profilo) e chi entra a sbirciare dal profilo di qualche amico e non si registra mai. Vastissima è poi la natura dei contenuti. C’è chi mostra la sua città, che non si stanca di riempirgli gli occhi, chi la sua cantina, chi rilancia i post dei propri blog, chi mette in evidenza file musicali e video. E cosi’ via. Strumento di lavoro o di socializzazione? Direi entrambi. Per chi ama il suo lavoro, virtuale o reale che sia, la frammistione tra i due elementi prende sempre il sopravvento a prescindere dalle delusioni. In tal senso Fb, ufficializza e dà spazio alla naturale tendenza umana a farsi un pò “gli affari degli altri”. Ma anche a cercar l’altro. Dopo alcuni mesi di frequentazione, durante i quali le attività possibili, sono state da me, praticamente, sviluppate tutte, mi posso definire un’assidua che “fa casino su Fb”. Volete sapere cosa indigna Francesco, cosa fa sognare Luisa, dove va a pranzo Luciano, cosa progetta Francesco, dove sarà Paolo? E cosi’ via? Su Fb c’è, senza doverglielo chiedere.
Non solo per il mero divertimento di “farsi gli affari loro” ma anche per sentirli più vicini o per scoprirne la personalità attraverso piccoli indizi quotidiani. Musica, immagini, commenti, link suggeriscono, poco a poco, con il passare delle settimane, cosa veramente sta loro a cuore. Non senza sorprese. E confermo che il”girone” dei gourmand e degli appassionati del vino, nel quale orbito, ha a cuore proprio il piacere dei sensi. Ed ecco che fioccano i commenti sui paccheri migliori, o sulle salse ristrette che ricordano la cucina della nonna, sul ristorantino consigliabile, sulla verticale di vino e cosi’ via. Gli amici di Fb non si fanno mancare niente. Incluso il consenso e l’apprezzamento per tutto ciò. Che è fondamentale per la propria autostima.
Tra le iniziative del web che ho trovato davvero ammirevoli, perchè richiedono un notevole sforzo organizzativo, oltre a quella delle Donne di spirito (vai al post precedente), quello di Vinix con Filippo Ronco che, oltre ad una cena nata spontaneamente da parte degli aderenti al network, propone un elenco delle aziende “vinixiane” che al prossimo Vinitaly espongono un badge Vinix fuori dagli stand. La lista (vai al post escrittivo dell’iniziativa) messa insieme con un post nei giorni scorsi, come scrive Filippo Ronco, include aziende già conosciute “perché attive su vinix ed altre (molte a dire il vero !) che hanno colto l’occasione per promuoversi un po’ senza aver mai pubblicato o interagito con commenti prima d’ora”. Ecco uno degli esempi di come non sia solo virtuale l’interesse per lo stare insieme e di come si possa fare promozione delle proprie azione in modo nuovo, declinando all’infinito la potenza che fattori come simpatia, condivisione, e un pò di sano “cazzeggiamento” a volte, assumono nel generare interesse verso persone e cose.