La terra del Salernitano, seppur giovane come realtà vitivinicola regionale, ha radici molto lontane. La sua storia recente ha velocemente superato i confini locali e guarda al futuro. Tutto merito di giovani produttori e di una natura assolutamante vocata, in un viaggio nell’esperienza dei prodotti dei presidi Slow Food. Per la sezione Incontri con la terra di Alberto Capasso e Vito Puglia della rassegna “Quel che passa..al Convento”, che vede la compartecipazione del castello di Arechi e del Convivio delle Arti dei Rozzi e degli Accordati, il 4 marzo 2008 al Convento di San Michele di Salerno è in programma una conversazione con il giornalista Luciano Pignataro intitolata”Il Cilento, Paestum, Le Colline Salernitane e la Costa d’Amalfi”.
Tra le volte misteriose del Convento del quale fu badessa nel 1039 Sichelgaita, figlia del principe Guaimario IV, si svolge il viaggio vitivinicolo attraverso alcuni rossi di Apicella, Maffini, Montevetrano e Viticoltori de Conciliis, e “bianchi da sogno” di Marisa Cuomo, San Francesco, San Giovanni, Rotolo e Ettore Sammarco. La cucina è quella a più mani dell’Osteria Perbacco di Pisciotta, della Locanda del Vottaro di Trentinara e del San Pietro di Cetara.Data l’esiguità dei posti disponibili è necessario prenotare. Per informazioni: 3274493442 o info@ilconventosanmichele.it.