Il 5 ottobre 2007, presso il Castello Giusso di Vico Equense, in provincia di Napoli, si svolge il Gran Galà Provolone del Monaco Dop, prodotto d’eccellenza della Penisola Sorrentina e dei Monti Lattari.
Nel corso della manifestazione ha luogo una dimostrazione guidata di tutte le fasi della lavorazione del provolone, la degustazione di prodotti tipici ed il convegno dal titolo “Il Provolone del Monaco Dop”. Nel corso di quest’ultimo si tiene la premiazione del migliore formaggio che, con cadenza annuale, vedrà assegnarsi un’opera realizzata dal maestro Antonio Gargiulo di Castellammare di Stabia ad un caseificatore che si è distinto per l’attività di miglioramento del prodotto.
L’interno ciclo produttivo del Provolone del Monaco si realizza in un’area geografica comprendente tredici comuni della Penisola Sorrentina: Agerola, Casola di Napoli, Castellammare di Stabia, Gragnano, Lettere, Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Pimonte, Sant’Agnello, Sorrento, Santa Maria La Carita’, Vico Equense.
Il latte è per un 20 percento minimo, proveniente da bovini di razza Agerolese (una vacca che sopravvive ancora in pochi esemplari) e, per il resto, proveniente da vacche di razza Frisona, Brunalpina, Pezzata Rossa, Jersey, Podolica e meticci locali. Il Monaco, prodotto da gennaio a marzo, è un formaggio a forma di fiasco, a pera o a cilindro con altezza e diametro variabile pronto per essere consumato dopo sei mesi, anche se per esprimere tutta la sua intensità deve raggiunge almeno i dodici. Si caratterizza per il suo piacevole gusto piccante.
Sembra che il nome di questo provolone, “del monaco”, si riferisca al fatto che i casari delle varie località della penisola sorrentina in passato sbarcavano all’alba nel porto di Napoli, indossando un mantello di tela di sacco, simile al saio indossato dai monaci, per proteggersi dal freddo e dall’umidità.
Per approfondimenti su questo straordinario prodotto, vi consiglio il testo del giornalista Francesco Aiello, “Guida gastronomica di Vico Equense: il Provolone del Monaco” e quello del professor Antonio Caccaviello “Il provolone del Monaco D.O.P. dei Monti Lattari e della Penisola Sorrentina”, entrambi recentissimi.
Foto: sito Aiig