E’ stato un Natale di austerity. La Cia – Confederazione Italiana Agricoltura – fa sapere che El 69 per cento degli italiani ha optato per il regalo “alimentare” per parenti e amici e che, in occasione della Befana, questa tendenza si consolida e la percentuale di chi sceglierà il regalo commestibile è destinata ad arrivare all’82 per cento.
Non mi sembra poi una notizia così brutta.
MEGLIO una treccia di Cipolla di Alife e una Patata della Sila, le lenticchie di Valle Agricola, i Fagioli Dente di cane di Acerra, il Pomodoro San Marzano Dop, le Cicerchie flegree, una bottiglina di “Amareno” e una di olio di Ravece, i Ceci di Cicerale o quelli Neri pugliesi, le Olive infornate di Ferrandina, un paio di casse di Taurasi e un altro paio di Asprinio di Aversa e magari di Greco e Fiano Docg, un fiammeggiante Piennolo del Vesuvio, una signora Pasta di Gragnano, Ricotta e Mozzarella di Bufala Dop, due Fichi Bianchi del Cilento, un Panettone con l’albicocca Pellecchiella (Pepe) del Vesuvio (così per dire le prime cose che mi vengono in mente) che un CELLULARE.
Ecco la mia calza ideale. Mi sembra proprio una bella Befana! Auguri!