Appuntamento il prossimo 6 novembre (ore 17,00) all’Enoteca Torrefazione San Pietro (Lungomare Trieste 120), di Salerno per la presentazione e degustazione del Naima 2004 Riserva Peter Willburger.
L’etichetta di questo Naima è ispirata alle incisioni dell’artista austriaco (vai al suo sito personale) morto a Raito (Salerno), dove si trasferì con la famiglia nel 1968.
“La costa e´il mio luogo di soggiorno, e lárte, non l´Italia oppure l´Austria e´la mia patria. La mia casa e´ li´dove mi aspetta il mio lavoro permanente, e con la costanza di questo lavoro produco un mondo, il mio, lo rappresento e con cio´comprendo la mia vita (...)Quando venni dall´Austria in Italia, nel sud, sulla costa scoprii´ „l´altro“- il clima, la luce, l´aria, i segni dei cambiamenti delle stagioni, i venti freddi dal nord che tutto penetrano, i venti caldi dell´Africa colorati dall´ocra delle sabbie del Sahara, le tempeste, il paesaggio, la macchia mediterranea, gli odori, il mare, le persone, i loro culti e le loro culture, la lingua, il cibo. In questo preciso ambiente anche io mi sarei dovuto creare come una persona ben precisa (…)L´incisore e´compartecipe nell´atto dell´unione : se „incidere“ significa raschiare, scavare, graffiare e pianare, scivolare e tastare, cosi´significa anche comprendere ed accettare, togliere e patire, penetrare e sentire”. E dato che toccare e percepire sono parti importanti dell´unione, l´incisione ne e´ l´atto. L´incidere e´un atto d´amore e un´atto della creazione” scrive Peter Willburger nel 1995.
Bruno De Conciliis ne ricorda la figura in coincidenza con le celebrazione della decima vendemmia dell’azienda di Prignano Cilento (Salerno).