15 Paesi , 200 rappresentazioni, 38 debutti, 2000 artisti e 9 lingue per un ricco programma di spettacoli che, fino al 29 giugno prossimo, coinvolge i maggiori teatri del capoluogo campano, fra i quali il neo restaurato teatro San Ferdinando; ma anche l’Albergo dei Poveri, il Maschio Angioino, la Villa Comunale, il Castel dell’Ovo, la Darsena Acton e la Reggia vanvitelliana della vicina Caserta.
E poi: una compagnia teatrale europea, quella del Festival, che produce e coproduce nuovi spettacoli, che commissiona nuovi testi per il teatro, senza tralasciare la danza, le arti visive e la musica. Infine: collaborazioni produttive e di reciprocità artistica con omologhi Festival a Singapore, Manchester, Santiago del Cile, Sibiu in Romania e Almagro in
Spagna. Questi gli elementi caratterizzanti della prima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, la rassegna internazionale che fa della interdisciplinarietà, del dialogo e dell’integrazione tra arti e saperi di tutto il mondo, la sua arma vincente.
Inedita è la scelta di segnalare la disponibilità, per gli spettatori, di buffet programmati in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura e alle Attività Produttive. Il sito della manifestazione alla pagina intitolata “Vini, cibi e prodotti tipici della Campania al Napoli Teatro Festival Italia, non si limita alla generica, e consueta, indicazione di “prodotti tipici”, ma li elenca con buona dovizia di particolari, indicando, in molti casi, anche il produttore o lo chef coinvolto nella preparazione dei piatti.
Si avvicendano, da coprotagonisti, dunque, a teatro: il Caciocavallo silano, i Pomodorini del piennolo, il Pecorino di laticauda, il Salame di Napoli, le alici di Cetara, il lardo di Venticano, i bocconcini di Mozzarella di bufala, la Pasta di Gragnano, il Provolone del monaco, il Salame di Mugnano del Cardinale e così via.
Gli spettatori di “Tanto amor desperdicado (Peine d’amour perdue), pezzo tratto da Love’s Labour’s Lost di William Shakespeare, con la regia Emmanuel Demarcy-Mota, in programma al Maschio Angioino dal 20 al 22 giugno (ore 21,30), il 20 giugno (ore 23,00) degusteranno “Astro brut” delle Cantine degli Astroni, Le Cigliate Falanghina dei Campi Flegrei delle Cantine Farro e Lacryma Christi rosso di Poggio delle Baccanti. Il 21 giugno (ore 23,30), al Real Albergo dei Poveri, gli spettatori di “Don Juan, el burlador de Sevilla” ( regia di Carlo Presotto) e di “Viaggio, naufragio, e nozze di Ferdinando, Principe di Napoli”, con la regia Emilio Hernández, al menù, si vedranno abbinare Falanghina e Piedirosso dei Campi Flegrei.
A seguire il 27, 28 e 29 giugno (ore 21,30) le degustazioni al Teatro Bellini, accostate al “Pantagruel sister in law” con la regia di Silviu Purcarete; il 27 giugno (ore 21,30) al Mercadante Teatro Stabile di Napoli, per “Lo vommaro a duello”di Roberto De Simone e del 29 giugno, al Real Albergo dei Poveri (ore 21,30), per “Temple” di Natalie Hennedige.
Il progetto artistico e culturale triennale del Teatro Festival Italia vedrà ancora Napoli, e la regione, protagonista da venerdì 5 a domenica 28 giugno 2009.