La Campania, con 15 denominazioni protette, diventa la prima regione del Mezzogiorno per numero di prodotti tutelati.
Accade con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea L. 86 del 28 marzo 2008 del Regolamento comunitario n. 284/2008 di riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) “Marrone di Roccadaspide”, un prodotto il cui areale di produzione comprende l’intero territorio del comune di Roccadaspide, degli Alburni, il Calore Salernitano e una parte del Cilento, in provincia di Salerno. La notizia mi arriva con la sempre interessante newsletter domenicale di Diodato Buonora , fiduciario dell’Amira di Paestum che a sua volta segnala la provenienza “pignatariana”, ovvero del sempre aggiornato blog de il giornalista de Il Mattino Luciano Pignataro.
La Campania, dunque, va avanti con il suo sistematico progetto per la certificazione della qualità dei suoi prodotti nonostante le bordate alla sua credibilità, alle difficoltà di questi mesi. Sull’argomento è intervenuto, come prevedibile, l’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Cozzolino che, sotto il cielo capovolto della Regione Campania al Vinitaly, disegnato da Gay Alenti, dopo aver confessato di non aver mai mangiato tanta mozzarella come in questi giorni e aver ringraziato i produttori della filiera lattiero-casearia per la collaborazione e il senso di responsabilità con i quali hanno accolto i controlli, ha affermato “sono certo che la regione uscirà rafforzata da questa momento”.
A prescindere da qualunque valutazione, è questo l’augurio migliore.