Sarà in edicola per un mese insieme al Corriere del Mezzogiorno (al costo di sei euro più il prezzo del quotidiano) “Campania da bere 2008” la quarta edizione della antologia dei vini campani del giornalista Gimmo Cuomo presentata nei giorni scorsi all’hotel Crowne Plaza di Caserta nel corso di un incontro nel quale è stato consegnato anche il premio intitolato alla memoria di Corrado D’Ambra, l’architetto vignaiolo ischitano, fondatore del Movimento del turismo del vino in Campania.
Una giuria nella quale era presente anche il figlio di D’Ambra, Michele (vai al sito dell’azienda), ha individuato come migliore etichetta esordiente, Borgo di Gete Colli di Salerno igt 2005 dell’azienda Reale di Tramonti, ottenuto dalla vinificazione in purezza delle uve della varietà tintore allevate a piede franco nel territorio di Tramonti. Un vino che ho avuto modo di apprezzare ad Anteprima Vitigno Italia a Napoli svoltasi nei giorni scorsi e che rappresenta un pò il figlio maggiore di un altro che a me piace particolarmente della stessa azienda e che si rivela un pò più morbido per la presenza di Piedirosso in uvaggio con il Tintore. Parlo del Cardamone.
Sono duecento le etichette recensite e quattordici i vini giudicati eccellenti e premiati con le 5 bottiglie da Gimmo Cuomo. Si tratta di cinque bianchi e nove rossi. Si distingue l’Irpinia: tutti i bianchi sono provenienti da quest’area estremamente vocata del territorio campano, come pure cinque dei nove rossi.