E’ in libreria dal 12 novembre “Centouno bicchieri per gustare l’Italia” di Luciano Pignataro, edito da Newton e Compton (288 pagine, 14,90 euro).
Indicare cento vini italiani da non perdere, per questa o quella ragione, sarà certamente stata ardua scelta. Aggiungerci quell’ultimo, poi, ancor di più.
Bevibilità, originalità, storia, innovazione e classicità sono da valutare e contemperare in nome della sintesi. Dove fermarsi quando hai da suggerire ad appassionati e esperti una lista tanto ristretta di etichette che rappresentino il Belpaese?
La copertina del nuovo lavoro del giornalista de Il Mattino, autore di numerosi libri sul vino, sugli agriturismi e sulla cucina campana ma anche coordinatore di importanti guide del settore Food and Beverage (da pochi giorni ufficialmente passato al coordinamento per Campania, Basilicata e Calabria al coordinamento della nuova Guida dei vini di Slow Food dopo la separazione con il Gambero Rosso), è divertente e colorata. In linea con il progetto editoriale che fa del libro, un testo di facile consultazione per winelover e curiosi amanti del vino non alle prime armi, alle prese con il difficile compito di scegliere in un panorama dinamico e articolato come quello della viticoltura nazionale.
La nota di lancio del lavoro recita:
Centouno vini tipici prodotti solo da viticultura sana, sempre con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Centouno etichette per crearsi una cantina ideale con bianchi, rossi, rosati, dolci e bollicine.
Centouno modi mai banali per conoscere i territori rurali più belli del Paese e le varietà dei vitigni che costituiscono un patrimonio prezioso e inestimabile.
Centouno indirizzi per scoprire le nuove sentinelle del gusto e dell’ambiente, spesso fuori dai riflettori mediatici.
Una miniera di informazioni e una piacevole lettura ricca di sorprese e novità per chi pensa di sapere già tutto sul vino.