E’ stata presentata alla stampa e agli addetti al settore, sottolineata dalla musica della Accademia Mandolinistica Napoletana, la nuova pizzeria con cucina di Michele Condurro, pizzaiolo cinquantenne e l’unico dei nipoti di Michele Condurro con il suo nome ad esercitare l’arte.
Tra vecchio e nuovo, il tema della serata con tre generazioni di pizzaioli Condurro: con il novantenne Don Raffaele soprannominato il“dottore della pizza”, con Michele Condurro suo figlio e il giovane Raffaele Condurro, pizzaiolo di talento ventiseienne al banco con il padre.
“Da Michele I Condurro” , a Via Caio Duilio 26 (quartiere Fuorigrotta), con la cucina affidata al giovane chef Antonio Schiano, i locali curati da Raro Design e abbelliti dalle foto del pizza photographer Luciano Furia, la consulenza della giornalista enogastronomica Monica Piscitelli e dei creativi di Startmedia, è stata ufficialmente varata alla presenza di Antimo ed Eugenio Caputo del Molino Caputo, di Raffaele Magliulo della Cantina Magliulo di Frignano (Caserta) e di Ferdinando Luongo e Roberto Borneo di Nastro Azzurro.
Sotto i riflettori la pizza di Michele Condurro a “Rot’ ‘e carr”, fine di pasta e con il cornicione basso realizzata con la Farina del Molino Caputo, da sempre di casa dai Condurro.
Marinara, Margherita (religiosamente realizzata con Fior di Latte), e altre pizze (tra cui Tre Pilastri: Marinara, Margherita e Cosacca) ma anche le creative (A modo mio) di Michele sono realizzate ricercando la semplicità e la leggerezza grazie ad una lunghissima maturazione.
Le arricchiscono una serie di nuovi semplici ingredienti di gran qualità: l’olio evo dell’azienda Terre Stregate, il pomodoro Gustarosso, la Mozzarella di Bufala Minicaseificio Costanzo e la accompagna una piccola ma ragionata selezione di birre (le storiche del gruppo Peroni e le artigianali) e vini.