E’ in edicola con il Corriere del Mezzogiorno dal 2 dicembre (al costo di 6 euro con il giornale), “Campania da bere“, firmata dal giornalista Gimmo Cuomo (vai alla locandina). Una “piccola antologia critica dei vini regionali”, come viene definita, nella quale Cuomo torna a raccontare le sue degustazioni e a recensire parte dell’universo vitivinicolo regionale. 202 schede, per circa 107 aziende produttrici. Un testo originale, che non ha la pretesa di costituire “l’Atlante” del vino campano, ma di farne un racconto autentico e personale, oltre che professionale. Ben chiaro è il taglio di questo lavoro che Cuomo realizza utilizzando per la grandissima maggioranza campioni da lui acquistati personalmente, anche dall’articolo di presentazione della nuova edizione sul Corriere nel quale scrive “No, non è vero che gli assenti hanno sempre torto. In questo caso, per esempio, molti dei produttori non rappresentati all’interno dell’antologia, hanno, astrattamente, ragione ad essere incazzati. Sono quelli assenti per la dura legge, ma pur sempre legge, del turn over che ho coscientemente accettato di applicare nel momento (ormai sono passati più di quattro anni) in cui mi accingevo a scrivere la prima edizione di Campania da bere. Mai come stavolta questa pubblicazione rivela la sua natura antologica e rende immediatamente evidente la sostanziale differenza con quelle che convenzionalmente si definiscono guide” (vai all’articolo).
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