Ha riaperto a dicembre, dopo sette anni, il Museo Ferroviario di Pietrarsa, uno dei maggiori nel suo genere d’Europa per la ricchezza dei materiali contenuti. Il Museo, con sede in Portici, è un salto nel passato a quel 3 ottobre 1839 che vide il governo del Regno delle Due Sicilie aprire all’esercito il primo tronco su rotaia di ferro di circa 7640 metri sulla tratta Napoli-Portici. Il progetto fu commissionato all’ingegnere francese Armando Bayard de la Vingtrie e, ad inaugurare la ferrovia Napoli-Portici, fu Ferdinando II che così dimostrò il prestigio e la modernità del suo Regno.
Qualche anno dopo la ferrovia giunse a Torre del Greco, poi a Castellammare di Stabia e, nel 1844, fece il suo ingresso in Nocera Inferiore. Fu sempre Ferdinando II, poi, a decidere di far nascere il “Reale Opificio Meccanico e Pirotecnico” di Pietrarsa per poter costruire locomotive e binari impiegando oltre mille operai. La fabbrica è stata dismessa solo 1975 per decisione delle Ferrovie dello Stato. Di qui inpoi, la storia del Museo che è stato chiuso nel 2001 e riaperto solo ora dopo un impegnativo intervento di archeologia industriale e di adeguamento alle normative vigenti.
Il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa è aperto tutti i giorni feriali e il sabato, dalle 9,00 alle 13,00. Per informazioni contattare lo 081264412 o lo 0815672302.
Fonte: Argacampania.it