Finale di Cookingforart di Luigi Cremona e Witaly. E’ sempre uno spettacolo questo show. E la location del Canottieri Napoli lo incornicia in maniera unica: in uno sguardo, il mare, il Vesuvio e la gente al bagno.
Tira una gradevole brezza, viva Dio, oggi sul lungomare. Non come lo scorso anno che la presentavo con l’inesauribile Gino Sorbillo (qui la finale con la vittoria di Francesca Gerbasio di Caselle in Pittari) e (qui).
Luigi Cremona è il solito incredibile mattatore. Mentre scorrono i concorrenti della finale Chef Emergente Centro e Sud intorno a lui è un pullulare di persone che chiacchierano, assaggiano, commentano.
Nella sala interna ho giusto il tempo di far sul salto allo stand di Mario Carrabs, macellaio, affinatore di formaggi, elevatore di salumi. Uno di quelli che dimostrano che non sempre, con gli anni, la qualità va a scadere.
Il suo prosciutto di Nero irpino è semplicemente divino. Ha un solo grosso difetto: ne esistono, nella migliore delle ipotesi, 50 pezzi.
Il Caciocavallo stagionato in grotta che è una esplosione di sapori e di piccantezza. Ottima anche la salsiccetta di vitello che ha realizzato per clienti musulmani e che è uguale a una eccellente di maiale, proprio perchè anche questa dell’animale ha il meglio.
La Campania, che l’anno scorso aveva vinto (qui il post) con Cristoforo Trapani è uscita in semifinale. a Chef Emergente. Vincono la finale Centro Mattia Lattanzio di Pipero al Rex (Roma), Nikita Sergeev dell’Arcade di Porto San Giorgio e Gianfranco Bruno Lo Scrigno Dei Sapori di Melfi sono i tre vincitori delle finali del Sud e del Centro della nuova edizione di Chef Emergente organizzata da Luigi Cremona.
Per la pizza, al Sud, è Fabio Cozzolino di 50 Kalò sul podio più alto. Per il Centro c’è stato l’ex equo di Elio Santosuosso – La Gatta Mangiona e Daniele Seu – Gazometro38.
Alle 13 si è esibito per i Master Pizza il Maestro Guglielmo Vuolo, il signore della pizza.
Tre assaggi con l’impasto all’acqua di mare, lievitazione di 16 ore.
Margherita, Marinara ai 4 pomodori ossia il suo Assoluto di Marinara e una pizza dedicata a questo nuovo progetto dell’acqua di mare: con Portulaca (insalata pucchiacchiella, si dice in dialetto), olive nere, acciughe di Cetara, pomodori secchi.Impasto fantastico. Si apprezza il sapore della farina grazie a una magigore delicatezza al gusto. E anche per la presenza di una farina molita a pietra di tipo 1. Una manciata pari al 10%.