Al via la quarta edizione del premio giornalistico “Salento Negroamaro”, iniziativa promossa dalla Provincia di Lecce in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino Puglia e con il sostegno dell’assessorato alle risorse agroalimentari della Regione Puglia.
Il Premio, presentato in questi giorni in occasione della Bit di Milano, si pone l’obiettivo di evidenziare l’evoluzione e la crescita qualitativa della viticoltura salentina.
Il progetto si inserisce nell’ambito della manifestazione multiculturale Festival salento Negroamaro, rassegna delle culture migranti promossa dalla Provincia di Lecce che si svolge tra i mesi di maggio ed agosto.
Chi e come può partecipare? Il Premio è riservato a giornalisti professionisti o pubblicisti, legati a testate o free-lance, scrittori rappresentativi del mondo enologico, nazionali e internazionali. Per partecipare è necessario pubblicare o trasmettere, nel periodo dal 1° aprile al 17 luglio 2009, articoli o servizi dedicati al Negroamaro, vitigno che ha scritto la storia vitivinicola del Salento e che rappresenta l’emblema della crescita qualitativa di questo territorio.
In che cosa consiste il premio? Il Premio in palio è di 1.000 euro per ciascuna delle quattro categorie previste dal regolamento: carta stampa, web, radio e televisione. I vincitori ritireranno il Premio in occasione della cerimonia che si svolgerà a Lecce il 10 agosto in occasione di Calici di stelle. Originalità, valori comunicativi, completezza dell’informazione, correttezza scientifica e stile di esposizione saranno i criteri sulla base dei quali la giuria sarà chiamata ad esprimersi. Il criterio di valutazione delle opere presentate si basa sull’originalità e sui valori comunicativi, sulla completezza dell’informazione, sulla correttezza scientifica, sullo stile di esposizione che meglio valorizza i vini salentini.
Il regolamento del Premio e alcuni degli articoli che hanno partecipato alle scorse edizioni sono disponibili sul sito www.tirsomedia.it, società di comunicazione autrice di interessanti pubblicazioni come “La Puglia è servita” (costo 18 euro) alla tredicesima che recensisce, nel 2009, 53 tristoranti, 33 trattorie, 15 fornelli, 26 vinerie, 28 masserie, 20 B&B, 23 dimore d’epoca, 48 cantine e 14 oleifici della regione, ma anche la “Guida agli oli extravergine d’oliva di Puglia” (costo 12 euro).
Tra gli altri articoli il mio “Salento Negroamaro. Rosso o rosato il Niuru maru è sempre nero nero” pubblicato sul sito di Luciano Pignataro (vai).