Torna riecheggiare la musica tra i palazzi del Miglio d’Oro, quella linea ininterrotta di prestigiose residenze nobiliari che da San Giovanni a Teduccio, passa per San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, fino a Torre del Greco. Il programma (vai) del XXI Festival delle Ville Vesuviane, in svolgimento fino al prossimo 3 agosto, prevede una ricca sequenza di concerti che toccheranno la Villa delle Ginestre, Villa Savonarola, Palazzo Valle, Villa Campolieto, la Real Fabbrica d’Armi, Villa Bruno e Villa Letizia.
D’Oro, fu chiamato questo tratto del quale proprio qualche giorno fa dal treno della Circumvesuviana scorgevo alcune impressionanti costruzioni anche a me sconosciute, per lo sfarzo, la finezza e il prestigio dei committenti e degli architetti e artisti che le realizzarono. Nomi quali Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga, Domenico Antonio Vaccaro e Ferdinando Sanfelice. Sono in totale 122 le ville (vai all’elenco mappa dell’Ente per le Ville vesuviane). La loro storia è affascinante. La ricorda il sito dell’Ente che ne cura il restauro, la conservazione e valorizzazione.
Era il 1738, quando Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia, sua moglie, scelsero Portici per costruire una nuova reggia e per dare inizio agli scavi della città romana di Herculaneum. Da quel momento, tutti i nobili napoletani seguirono la corte dei Borbone ed innalzarono nella zona costiera ai piedi del Vesuvio alcune ville per il soggiorno estivo, creando un complesso architettonico unico al mondo per quantità e bellezza.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.00.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.00.
All’Esedra di Villa Campolieto poi, il 4 e il 6 luglio 2008 (ore 21,00), per la rassegna Lirica negli scavi e e nelle ville di Ercolano va in scena Il Matrimonio segreto (posto unico 10 euro) di Domenico Cimarosa. Per informazioni e prenotazioni: 081 7391360.
Parlando ancora di musica: molto fruibile è l’elenco che Agendaonline fa di una serie di altri concerti che si svolgeranno a Napoli e provincia in questo inizio d’estate 2008. Vi invito a darci un’occhiata (vai).