Gino Sorbillo fotomonicapiscitelli |
Meditavo sui curiosi giochi del destino e sulla irreparabile frattura tra chi sa fare e chi no. Tra chi ha troppe idee e chi nessuna.
Sulle dinamiche che spingono taluni avanti e altri dietro. Sulla bellezza e sulla intelligenza. E su entrambe insieme.
Strano: sono finita a meditare sui miei due giorni con Gino Sorbillo – due dei tre di Pizza Chef Emergente che ho condotto nell’ambito di Emergente di Witaly – incluso il volo che ci ha riportato a Napoli.
Una considerazione a consuntivo: dovrebbe, Gino, avere già oggi un biografo e una segretaria. Ed entrambi anche di una certa abilità.
Mediaset, sul palco di Pizza Chef Emergente, lo ha assaltato quasi bloccando per 10 minuti la gara. Nel porgergli il microfono, Gioacchino Bonsignore, mentre il cameraman gli sparava in faccia l’obiettivo, per fargli una domanda sulla gara, ha esordito: “sei il pizzaiolo più famoso d’Italia…”.
Lui ha sorriso con il suo solito ghigno di soddisfazione-imbarazzo e sorpresa e ha risposto alla domanda compassato.
Tra la montagna di complimenti che ho avuto in questi tre giorni, alcuni erano per Napoli e per la sua gente. Anzi: tanti!
Tanto, che nel chiacchierare a riguardo con un pò di gente seduta nel pubblico, tra cui lo chef Ilario Vinciguerra, ero sembrata io la più tiepida sulla mia amata città. Tutti – per lo più del Nord – sembravano pronti a trasferircisi l’indomani.
“Che fantastica, eccitante città!”. “Che gente squisita!”.
E mi è venuto da pensare a come quelli che di noi lavorano seriamente, con il sorriso sulle labbra e con implacabile professionalità, contribuiscano a portare il messaggio giusto di Napoli oltre i confini regionali. E Gino è uno di questi.
Un ragazzo bello, sportivo e lavoratore.
Forse per taluni è una icona, per altri invece – con ciò non volendo sminuire la sua popolarità – è solo Gino Sorbillo. Il ragazzo di Via Tribunali che fa le pizze.
Mi sono messa un pò a pensare da dove è saltato fuori “questo pizzaiolo”.
Da quando lo conosco (ho approfondito la sua conoscenza specie in funzione della mia Guida alle Migliori Pizzerie), da quando ha preso in mano il destino della tradizione di famiglia, ha già fatto due rinnovi e ampliamenti al locale di Via Tribunali. E una volta, dopo l’incendio disastroso che ha subito, lo ha ricostruito in poche settimane da zero.
E’ segretario della Associazione Apn. Ha creato Casa della Pizza – angolo artistico-meditativo e laboratorio – un anno fa e ha aperto Lievito Madre sul Lungomare questa estate.
Si è esibito in ogni manifestazione possibile come star osannata: da PizzaUp a Identità Golose. E ancora a Emergente di Luigi Cremona. E’ in Tv per la Prova del Cuoco e allena i Master Chef junior.
Ha fatto un real tv, una serie televisiva credo, e non so che altro (visto che me le raccontano, sapendo che non ho la tv a casa).
I ragazzi pizzaioli emergenti a Riccagioia (dove si è svolto Emergente Nord) non hanno mostrato desiderio maggiore che posare con lui. Come con l’icona della pizza più sfavillante.
E mentre a Napoli appena si sono spenti i riflettori sulle inaugurazioni delle sue ultime iniziative, Milano, a largo Corsia dei Servi, è pronta ad accogliere il suo nuovo locale. A tra un paio di settimane l’inaugurazione.
Già alcune dive della Tv si sono prenotate.
Senza contare che ha tre bambini e una lombo-sciatalgia che lo tartassa a causa del “banco per le pizze mi costringe a movimenti continui e forzati”.
Ma Sorbillo è solo all’inizio.
Pur avendo valutato i pro e i contro di ampliare a dismisura il suo business, non intende fermarsi. Un altro progetto è in vista di carattere internazionale ed è segretissimo.
Ma resta – di contro – attaccatissimo alla sede di via Tribunali. Da quel banco lì, non si staccherà mai. Come una cozza verace al suo scoglio.
Forse perchè è un progetto, di per se stesso, per la città.
Basti pensare che da quando si fa la fila fuori da Sorbillo, via Tribunali è praticabile fino a notte tarda e un pò di locali restano aperti con lui.
Ieri sul bus che ci portava sull’aeromobile, gli ho chiesto: “ma quanti anni hai?”. “39!” mi ha risposto.
Allora ragazzi, altro che pizzaiolo napoletano! Questo è un ragazzo italiano da cui imparare qualcosa!
Gino Sorbillo, Monica Piscitelli