Gran finale per Wine and The city 2015.
Domani, dalle 19.30 alle 23, appuntamento allo Scalone monumentale di Montesanto, opera del Filangieri del 1880.
Arte, musica e vino. Va in scena l’azione d’arte Living stairs del collettivo 137/A: una performance sitespecific a cura di Carla Celestino, Valter Luca de Bartolomeis, Marialuisa Firpo, Carla Giusti, Carlo Manna e Ivan Turturiello. Una sequenza di ambientazioni simulanti i diversi momenti che scandiscono il quotidiano di ognuno.
Dall’arte alla musica. I ritmi e le suggestioni di SWINGin’ Napoli invadono le scale: suonano gli SwingTree con Marco Sannini alla tromba, Dario de Luca alla chitarra, Umberto Lepore al C Basso e Simona Boo Voce. Danzano Irene Vecchia e Luca Chimenti.
Il Q.I. Quartiere Intelligente, laboratorio sperimentale per l’ecosostenibilità e spazio di produzione artistica, accoglie la degustazione dei bianchi e dei rossi delle cantine del Sannio Consorzio Tutela Vini (qui il post) con i taralli partenopei di L di Leopoldo Infante, le mozzarelle di bufala campana Dop del Consorzio di Tutela, i crostoni di Babette, il cocktail Bichini di ‘E Curti di Sant’Anastasia e il Club Amici de Toscano.
Al calar della sera, occhi puntati sul video wall del Q.I.: è di scena la video installazione Transition Point di Caterina Arciprete.
Il Dj set di Dj Cerchietto scandisce i ritmi della serata che diventa installazione sul tessuto urbano, azione collettiva e di contaminazione: lo scopo è accendere i riflettori sulle scale di Montesanto, raccontarne la bellezza e la storia, e recuperandone il significato di cerniera e camminamento metropolitano, surclassato dalle logiche della velocità.