Una gran bella serata per il Centenario dell’Instituit Français a Napoli. Il Maestro pizzaiolo Guglielmo Vuolo ha presentato due nuove versioni dei suoi “bottoni” fatti con il suo impasto verace a base di sola acqua di mare pura e certificata, un fritto leggero e digeribile espressione dell’antica arte dei friggitori napoletani.
Si tratta di una reinterpretazione delle classiche piccole “Montanare”, nella versione ispirata ad Alexandre Dumas che scriveva nel 1835: “(…) A prima vista la pizza sembra un cibo semplice: sottoposta a esame apparirà come un cibo complicato. La pizza è all’olio, al lardo, alla sugna, al formaggio, al pomodoro, ai pesciolini (…). E’ il termometro gastronomico del mercato (…) quando la pizza ai pesciolini costa mezzo grano, vuol dire che la pesca è stata buona. Quando la pizza all’olio costa un grano significa che il raccolto è stato cattivo (…) (da Il Corricolo, 1835).
I “Bottoni Vuolo di Dumas” sono preparati con mousse di ricotta e la “alice in carpione” alla napoletana, marinata con aceto di mele e mentuccia. Per un dolce finale: i “Bottoni Vuolo d’Amelie” con crema Chantilly e coulis di fragole, dal nome della protagonista del famossisimo film francese del regista Jean-Pierre Jeunet che era una golosissima di fragole.
La partecipazione del Maestro alla prestigiosa occasione, rientra nell’ambito di un dialogo per esplorare le suggestioni tra la più popolare delle preparazioni della gastronomia napoletana e l’interesse che sempre hanno nutrito per essa gli intellettuali e scrittori francesi che nei secoli, attraverso i loro viaggi, hanno vissuto per un periodo a Napoli.
Un dialogo che culminerà. sempre in questo 2019 di solenne celebrazione, con una evento – ideato dalle giornaliste Monica Piscitelli, Antonia Fiorenzano e dallo stesso Maestro – che porterà ad approfondire questa relazione, non solo destinata alla tavola, tra Napoli e la Francia.
La serata, conclusa da un gran ballo, ha visto la presenza del console generale Laurent Burindes Roziers e dell’ ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset. Prima della degustazione le performance artistiche Renato Carpentieri e Ariane Mnouchkine.
Grazie alla collega Antonia Fiorenzano. Sue le immagini.