Da bacino d’acqua sul quale non volavano neanche gli uccelli a causa, si diceva nell’antichità, di mortifere esalazioni di gas, a fonte di vita nel presente.
Il lago d’Averno- riportato all’antico splendore da un garbato intervento di restauro che lo rende godibile a chi fa jogging e va in bici – deve il suo nome al greco “Aornon”: luogo senza uccelli.
Lungimiranti sono stati coloro che non lo hanno mai abbandonato resistendo all’incuria e al degrado. Agricoltori e imprenditori che oggi vivono in un Paradiso che desiderano condividere con gli altri.
Tra gli altri, Ernesto Colutta che si definisce un appassionato di agricoltura, di autoproduzione e azienda autosufficiente.
Il Giardino, che porta avanti con la sua socia Margherita Rizzuto, esperta di didattica e comunicazione rurale – punta ad assolvere ad una funzione civica: soddisfare “il fabbisogno di natura”.
Lo fa in modo semplicissimo: offrendo i suoi due ettari di terreno, gli scorci incantevoli sul lago e gli spazi dedicati al gioco e alla didattica in campo, a piccoli e grandi.
Un progetto work in progress, nel cuore dei lussureggianti Campi Flegrei, fatto da chi non si tira indietro nello sporcarsi le mani, dedicando lunghe ore alla coltivazione dei prodotti della terra ma anche alla manutenzione e allo studio degli itinerari.
L’azienda è tutta da vivere a cielo aperto, in pieno relax. Facendo grandi boccate del semplice godimento della natura cosi’ come è, senza troppi fronzoli.
Qui gli spazi coperti sono pochissimi. Il patio sul quale, Ernesto, Margherita e Luigi accolgono gli avventori che al sabato vengono a far spesa degli agrumi, della frutta e degli ortaggi coltivati sul posto e quelli della cucina e sala destinati alle degustazioni e agli eventi che nella primavera avranno la loro definitiva sistemazione.
L’orto sinergico – dove ciascun biotipo convive con il suo vicino cercando insieme l’alleato naturale ai propri malanni – e alcuni piccoli fazzoletti di terra affittati a privati agricoltori del week end, giacciono sulla sponda del lago, mentre, inerpicandosi verso la cresta del cratere, ci si inoltra nell’orto e nell’agrumeto e tra gli spazi attrezzati per il gioco, la siesta, il gioco e ogni attività la fantasia suggerisca sotto la guida degli operatori coordinati dalla Rizzuto.
La struttura accoglie feste (agri-compleanni) e propone mercatini, campi estivi, seminari di pilates o yoga, pic nic, incontri sui prodotti della terra flegrea e attività didattiche.
Il Giardino dell’Orco
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Grazie a Il Giardino dell’Orco che ha prestato il suo tempo a Gastronomi con la Sanità.