In questo drammatico momento cagionato dal Covid19 occorre non dimenticarsi dei contadini. In tal senso anche la mia iniziativa su Foodclub.it nella quale parlo di contadini, cuochi produttori e viticoltori.
Il problema è serio e lo rilancia Slow Food Campania.
Ill sistema della Distribuzione Organizzata che sta girando vorticosamente per garantire la necessaria sussistenza ai cittadini del mondo, non ha né modo né tempo di tenere dentro i produttori di piccola scala, troppo spesso poco organizzati.
Eppure dapiù parti, si sottolineano l’importanza e il valore “essenziale” della filiera agroalimentare . Il rischio che si corre è proprio quello di perdere di vista i contadini, primo anello della filiera.
Con la sospensione dei mercati e i vincoli normativi sempre più stringenti, i contadini hanno dovuto annullare tutte le occasioni di vendita perché vivono lontani dai centri cittadini. Un’intervista realizzata da Slow Food Campania a 92 aziende agricole che partecipano ai Mercati della Terra ha evidenziato che circa il 76% di questi ha perso oltre la metà del fatturato a causa di questa crisi e che il 38% si è visto improvvisamente crollare a zero le proprie entrate mentre solo il 9,5% ha migliorato le proprie vendite grazie alla possibilità di effettuare consegne e spedizioni.
Per questo motivo, Slow Food Campania, per contribuire a mettere in rete tra loro le aziende ha creato una mappa dei produttori della rete di Slow Food ideata dai Mercati della Terra della Campania e disponibile sul sito web lachiocciolaresiste.it.
Qui: https://www.google.com/maps/d/u/0/viewer?usp=sharing&mid=1J4B1cQokQtwKsn-3SHrMDnAeulc4GQTo