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La Resistenza contadina, quella che invoca il diritto della terra a rappresentare un presente e un futuro per i contadini e per le comunità, è stata la protagonista della serata che ho organizzato a La Notizia di Enzo Coccia con Slow Food Campania, Slow Food Napoli e Luciano Pignataro.
Volevo concludere dal pioniere della pizza gourmet in Campania, il tour della mia Guida alle Migliori Pizzerie in vista della pausa estiva.
L’evento è stato un grande successo, anche grazie al lavoro di squadra nel succedersi degli interventi da me coordinati. Su tutto ha trionfato l’atmosfera serena e ricca di contenuti.
Sin dall’arrivo gli ospiti scattano foto. Si parla a bassa voce.
La pizzeria di Coccia, con l’ingresso allestito per l’esposizione dei prodotti protagonisti della serata, infonde una solennità da luogo di culto. Ma al posto di quello dell’incenso, c’è il profumo di pizza e salame nell’aria.
Coccia rompe gli indugi, mentre arrivano gli ultimi prenotati. “Evviva: non sta bene aprire il buffet quando arrivano gli sposi, lasciando affamati gli ospiti più puntuali” ho pensato io.
Si inizia con il Murzillo Sapurito imbottito con la bresaola Assolo del Consorzio Alba e un sorso dell gran Gragnano rifermentato in bottiglia “Terre di Gragnano”, della Cantina Iovine (Pimonte, NA).
Poi un giro di interventi,
Il saluti di Pino Mandarano, fiduciario della condotta Slow Food di Napoli che sottolinea la rilevanza tutta Slow del messaggio di una serata intitolata “Io artigiano Libero” la cui forte immagine è stata curata dal creativo Aurelio Speranza (Startmedia.it).
La parola, dunque, passa ad Antonio Puzzi, curatore di Terra Madre in Campania.
Il libro rimarca, attraverso l’esperienza delle Comunità campane, l’impegno quotidiano di Slow Food affinch él’autodeterminazione della nostra società, attraverso il cibo e la sua identità, sia universalmente garantito e con esso il diritto al piacere di un cibo buono da mangiare, prodotto in maniera “pulita” e che sia equamente remunerato ai produttori. Con il giornalista Luciano Pignataro, ripercorriamo le tappe della ascesa agli onori della cronaca della pizza negli ultimi tempi.
con fiori di zucca e zucchine san pasquale foto monicap |
Ma è ora di lasciar spazio ai prodotti. Sono tanti ed eccezionali. Di stagione ovviamente!
Il Fior di Latte, le Zucchine San Pasquale, i Fiori di Zucca e l’origano delle 3 Comunità del cibo di Terra Madre della Campania partecipanti – Real Bosco di Capodimonte, Monti Lattari e Flegrea – hanno farcito le pizze di Coccia, insieme alla Salsiccia e al Salame di bufalo del Consorzio Alba, rappresentata da Luigi Baj, l’olio evo e i limoni biologici de Le Tore (S.Agata sui due Golfi, NA). la splendida azienda di Vittoria Brancaccio.
Le Pizze sono state accompagnate da 3 birre campane artigianali strepitose commentate dal degustatore Alfonso Del Forno, Presidente ADB senza glutine e fondatore birra.campania.it. I tre produttori Giuseppe Schisano, del Birrificio di Sorrento e Presidente dell’Associazione dei Birrifici Campani; Vito Pagnotta del Birrificio Serro Croce e Luigi Serpe di Maltovivo raccontano con Del Forno le caratteristiche delle tre birre.Syrentum, Chiara Serro Croce e Farenheit sono strepitose, all’altezza delle pizza di Coccia,
Ecco le quattro pizze:
Pizza con Fior di Latte, piccoli fiori di zucca, zucchine San Pasquale flegree e olio evo
Pizza con salsiccia di Bufalo e Fior di Latte
Margherita con Fior di Latte, Salame di bufalo, ricotta e pepe
Pizza con Fior di Latte, Gorgonzola, pomodoro San Marzano e basilico
Per finire; saltimbocca golosissimo, con il cioccolato mono origine della Cioccolateria Piluc (Napoli).
Grazie a tutti, mp.