La pizzeria di Michele Condurro a Napoli. Per presentarla una bella serata (si dice acquaiolo l’acqua è fresca… si, la ho organizzata io) durante la quale ha dominato una atmosfera divertente e operosa. I musicisti dell’Accademia Mandolinistica Napoletana a suonare, il barman a sfornare gli ottimi Nastro Spritz di Nastro Azzurro, qualche calice dell’Asprinio di Raffaele Magliulo, i fritti dello chef Antonio Schiano e poi le pizze…di Michele Condurro. Le vecchie e le nuove, tra cui “Michele” che ha zucchine fritte, Fior di Latte, riccioli di ricotta alla menta e Provolone del Monaco.
E’ una pizza molto digeribile, enorme, quella di Michele. Una gioia per i sensi, in quanto semplice, antica nella forma eppure moderna nella ricerca degli ingredienti. La mia, una consulenza mirata alla immagine (con la collaborazione di Startmedia) e ai rapporti con la stampa e ad aggiungere alcune pennellate di gusto al nuovo menù e alla immagine coordinata creata per il locale. Bellissime le foto di Luciano Furia.
Fa sempre un certo effetto vedere i colleghi accorrere numerosi e divertirsi, tutto sommato, sebbene sempre impegnati a degustare. E fa un certo effetto vedere tre generazioni di brave persone e bravi artigiani insieme:Don Raffaele con i suoi 90 anni, Michele, in figlio, e il nipote Raffaele di 26 anni.
E non è maschilismo, in fondo, il fatto che finisca questo trio, sotto i riflettori. Ma ci sono anche le donne, preziosissime compagne di tutto ciò: Donna Iole, moglie di Don raffaele, ottima pizzaiola e friggitrice, e Angela, la giovane figlia di Michele Condurro, impegnata alla accoglienza e alla amministrazione. Sempresollecita e attenta.
Il locale di Fuorigrotta, nuovo, lontano dal passato, libero, li riunisce tutti e tre. Sono in gamba e si amano. Andranno lontano.
Grazie al Molino Caputo, a Nastro Azzurro, a Cantine Magliulo e alla Accademia Mandolinistica Napoletana.
Da Michele I Condurro
Via Caio Duilio 26
Napoli