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Gennaro Luciano, il titolare dalla Pizzeria Ristorante Port’Alba |
Oggi un giro per Port’Alba, la roccaforte del libro a Napoli.
La pizza piegata a “libretto”, qui, porta un nome: Ristorante Pizzeria Port’Alba.
“Avremmo potuto eliminarlo da tempo, ma la Pizzeria Port’Alba non sarebbe più la Pizzeria Port’Alba se non ci fosse più quella vetrina lì fuori” mi racconta il titolare Gennaro Luciano. “Ci sono passati, a mangiarla – continua – i nostri clienti da studenti, e oggi tornano con i nipotini”.
Questo locale, tutto sommato un po’ defilato nonostante la presenza di una dozzina di tavoli all’esterno, a Napoli, è conosciuto come la più antica Pizzeria della città. Sembra che nel ricostruire la sua storia si arrivi addirittura al lontano 1738.
A dare il nome al locale, è la porta (da popolo chiamata delle “Sciuscelle” per la presenza, anticamente, di un albero di “Carrube”) di attraversamento della cinta muraria angiona, porta costruita nel 1625 e dedicata, appunto, al Duca di Toledo Don Antonio Alvarez, discendente del famoso viceré al quale si deve la creazione di Via Toledo, l’asse viario che all’epoca andò a collegare il centro con la zona nella quale alloggiavano le truppe spagnole (da cui il nome dei Quartieri).
Su http://www.lucianopignataro.it/ tutto su questa gloria della città dove ho degustato uno strepitoso crocchè e dove la Pizza a Libretto è un must.