Mattone bene rifugio? Macchè! A Napoli il conforto alla famiglia, in tempo di crisi, lo portano le pietanze tradizionali servite nelle trattorie più autentiche. Ma dove andare? Per Where (ndr. sul numero di gennaio della rivista, il mio articolo in inglese) vedremo i locali migliori contemplandoli per zone. Iniziamo con il centro storico.
Di fronte a Porta Nolana c’è la Pizzeria Trattoria Da Donato (081287828) (qui sul blog) nata nel 1956 ad opera di Donato Amoroso e oggi gestita dalla nipote. Marianna ama preparare i piatti della tradizione come le ottime Parmigiane (di melanzane, zucchine o anche carciofi), i gattò di patate e i fritti di pesce azzurro.
A dieci minuti a piedi dalla stazione centrale, c’è invece Da Carmnella (0815537425).
Il locale risale alla fine dell’800 ed è oggi guidato da Vincenzo, provetto pizzaiolo. Straordinario è il Ragù alla genovese, una ricetta assolutamente napoletana a base di cipolle che la signora Carmela ha il dono di fare saporita e leggerissima, grazie a un ingrediente segreto. Spostandosi in direzione delle mura della città antica, a Via Foria, c’è“ ’A cucina ‘e mammà” (081449022 ), il locale di Giuseppe Stagliano e famiglia. L’ambiente è rustico ed i piatti più napoletani che mai: Pasta e fagioli, Pasta e ceci e vari secondi di pesce (Alici fritte o Baccalà in cassuola).
Non lontano da Via Tribunali c’è la Trattoria di Nunzia Mattozzi (081287884). Il locale è ampio e l’accoglienza curata dal marito Salvatore. Troverete una buona varietà di contorni e antipasti tradizionali oltre a una eccellente Genovese.
Procedendo lungo i Decumani da non mancare sono La Campagnola (081 459034) che vede in sala i giovani della famiglia Castelluccio e in cucina le donne. Tra le specialità la Carne al ragù, cui abbinare anche una semplice verdura lessa o carote a rondelle in agro, oppure la classica Braciola di carne ripiena con uvetta e pinoli. Da Carmine (081.294383), non lontana, alla cucina tradizionale, per chi ama il genere, accompagna la musica napoletana suonata dal vivo da posteggiatori appassionati.
Arrivando fino a Piazza del Gesu’, la Taverna Santa Chiara (0810484908) esprime un progetto più colto ma comunque fedele alla tradizione. Buona la scelta di vini campani. L’Osteria La Chitarra (0815529103), in una traversina di Via Mezzocannone, è nata nel 1990 ad opera dal chitarrista e cantante Vincenzo Sarnelli ed è stata rilevata nel 1996 da Giuseppe Maiorano che lo porta avanti con la moglie e la cognata.
Atmosfera giovanile e ottima Pasta e ceci, invece, all’Antica Osteria del Borgo Orefici (0815520996). L’ambiente è davvero semplice ma i coniugi Pacifico vi accolgono con tale calore da .farvi sentire dei re.
E siamo già nei pressi di Port’Alba e del Conservatorio. Non ha esattamente l’aspetto di una trattoria, ma Il Leon d’Oro (0815499404) vi sorprenderà per il numero di foto che ritraggono attori e registi di teatro che l’hanno visitata. Eccellenti sono gli Ziti al ragù serviti in un pentolone con tanto di mestolo e la Parmigiana di melanzane. A pranzo, e recentemente anche per l’apertura del sabato sera, raccomandiamo La Cantina di Via Sapienza (081459078) (qui sul blog) a un passo dalla vivace Piazza Bellini. Il locale è davvero dei pochissimi che conserva un’atmosfera deliziosamente antica.