Mancano una manciata di giorni alla riapertura del teatro San Ferdinando a Napoli. Dopo la donazione di Luca De Filippo al Comune e alla citta’, e dopo costosi e complessi lavori di restauro, lo storico sipario del teatro tornerà a sollevarsi il 30 settembre prossimo.
Nei giorni scorsi “Il Mattino” ha riportato la notizia sottolineando come in un primo momento si era pensato di far coincidere l’inaugurazione con quella del Festival Teatro Italia, ma che poi si e’ deciso di separare i due eventi. Probabilmente alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l’inaugurazione avverrà nel segno di Edoardo De Filippo (vedi sito curato dal Centro Teatro Ateneo dell’Università La Sapienza di Roma) con la messa in scena della sua traduzione dell’84 de “La tempesta” di Shakespeare.
Chiuso dagli anni Ottanta, dopo essere stato per anni il centro dell’attivita’ e della creativita’ della famiglia De Filippo (Eduardo lo acquisto’ nel 1948, investendo nel suo restauro tutti i suoi risparmi e indebitandosi con le banche), il settecentesco Teatro entrerà in attività in occasione del Prologo del primo Teatro Festival Italia, in programma dal 10 al 13 ottobre, ospitando laboratori e incontri di formazione. Si concretizza così la volonta’ della famiglia De Filippo che, insieme con la donazione, stabili’ anche la creazione di una Fondazione preposta alla formazione teatrale. Il Festival proporrà quattro giorni di spettacoli e iniziative che sono state presentate giorni fa dal ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli, promotore del progetto e dal presidente della Regione Campania Antonio Bassolino. ‘A un anno dall’idea e dopo il bando di concorso,vinto da Napoli su Genova – ha detto Rutelli – si realizza questo progetto con l’orgoglio di aver mantenuto gli impegni e la speranza di fare di Napoli, in 3 anni, la capitale del Mediterraneo della cultura’.
Lo storico palcoscenico del Teatro San Ferdinando sara’ affidato al Teatro Mercadante Stabile di Napoli, che ha gia’ messo a punto una prima programmazione ridotta, grazie alla quale i cittadini potranno ricominciare a godere della struttura. Il vero e proprio cartellone sara’, pero’, quello del 2008.
Il San Ferdinando, oggi teatro De Filippo, viene, dunque, finalmente restituito alla cittadinanza e sottratto ai ragazzini del quartiere nel quale sorge, che ne hanno fatto il proprio campo di pallone. Ripristinata la piazza antistante al teatro, con il suo olmo monumentale che in questi anni di abbandono ha lottato tra la vita e la morte, la piazza, in questi ultimi mesi di messa a punto degli ultimi lavori interni, è stata appannaggio dei ragazzini che, in mancanza di un posto più consono nel quartiere, la hanno scelto per dare sfogo alla fame di spazio, di corse e di grida.
Gli abitanti della zona, guardano con preoccupazione al futuro con due teatri (c’è anche il teatro Totò a un passo) aperti la sera per via degli assalti dei delinquenti che trovano facile preda nelle signore imbellettate e nei gentiluomini preparati per la serata di spettacolo e la lotta con i parcheggiatori abusivi; ma l’evento, è di tale rilevanza per la città che un rimedio si troverà non appena questi problemi si presenteranno. Fatto sta che scalda il cuore il ritorno alla vita del teatro dei nostri nonni e della napoletanità più autorevole, quella dei De Filippo.