Il Natale più che alle porte, è proprio arrivato. Quest’anno il fermento mi sembra più palpabile. La gente è forse più ottimista? In genere è così, quando le strade si riempiono di fiumi di persone, come nello scorso week end a Napoli, durante il quale anche l’appuntamento delle 14,00 con il pranzo domenicale, nel capoluogo campano, è stato disertato dai tanti, me compresa, che hanno affollato il centro. Pedoni con la testa rivolta, se non appiccicata, alle vetrine. Lo sapremo presto se questa animazione, ha un risvolto pratico per l’economia nazionale. A brevissimo i servizi televisivi e sulla stampa, come ogni anno, ne proporranno i dai: quanti litri di spumante e champagne, quanti chili di panettone e quale è la spesa media per gruppo familiare per il 2007. E’ quest’ultimo, un parametro che desta sempre un certo sconforto e che lascia interdetti i meno fortunati, quelli che si sentono normali cittadini, ma che non si ritrovano nella media dei dati annunciati. Neanche Natale.
C’è voglia di cose belle, anche a costo di guardarle solo, di vetrine ricche o minimaliste, purchè luccicanti ed eleganti. Non a caso ho trovato più affollate le zone più chic della città, mentre i tappeti rossi stesi per l’occasione nelle aree meno ricercate, quelle che offrono prodotti più a buon prezzo, restavano quasi imbattuti. E’ un classico per molti: ci si riempie gli occhi a Via Chiaia o a Via dei Mille e si acquista altrove dopo aver girato l’intera città. E spesso all’ultimo momento. In definitiva, in vero, le cose sono quasi le stesse, con poche eccezioni. In parte la cosa è dovuta agli esercizi delle catene di abbigliamento che negli ultimi anni hanno infestato il capoluogo, (ma che, a mio parere, hanno anche innovato rispetto ad un gusto a volte troppo sovraccarico di ornamenti del prontomoda locale), che sono tutti uguali.
Sono tornati francesi e spagnoli a Napoli, insomma. Eppure nonostante il nostro retaggio storico, c’è ancora chi pronuncia Lopez, Rodriguez e Zara con la “Z” di Zorro. Che non è.
Insomma il Natale resta una festa anche commerciale che comincia con largo anticipo per “pompare”, far salire la febbre degli acquisti. Già più di mese prima (quest’anno in modo particolare, secondo me) le vetrine accolgono le prime decorazioni per l’albero. Chiazze di rosso e oro, ovunque.
Ma Natale è anche la festa delle famiglie e l’occasione per godere un pò del tempo libero, tra musica, arte e buona cucina. Sono numerosi gli appuntamenti in Campania: mostre, spettacoli, allestimenti di presepi viventi, degustazioni interessano i piccoli e i grandi centri della regione. Per averne un’idea vi rinvio al sito della Regione Campania (vai) che ne offre la panoramica più completa.