Continua la grande mostra a tema di arte contemporanea che ha per protagoniste le allegre e dissacranti mucche personalizzate da originali artisti, creativi e designer di fama internazionale.
Cow Parade (per informazioni: 02 29512596e-mail: info@cowparadecapri.it), nata da un’idea dello scultore svizzero Pascal Knapp, partita da Zurigo nel 1998, è a Capri fino all11 luglio prossimo. Sono più di 2000 le vacche dipinte in tutto il Mondo.
Vacche, si, ma perchè non bufale, mi sono chiesta!?
Se io fossi nel Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala, questo appuntamento mediatico di grande rilievo internazionale non me lo farei scappare. Magari potrebbe avere dei risvolti anche più sorprendenti dell’attività di promozione della mozzarella sui voli Alitalia annunciata nei giorni scorsi.
Tutti gli anni la mostra open air itinera per le vie delle principali metropoli per portare l’arte tra la gente offrendo, in ogni città, dunque, un diverso background culturale e creativo.
Tutti gli anni la mostra open air itinera per le vie delle principali metropoli per portare l’arte tra la gente offrendo, in ogni città, dunque, un diverso background culturale e creativo.
Fino ad oggi ha toccato oltre 50 città , fra le quali New York, Chicago, Sidney, Londra, Parigi, San Paolo, Tokyo, Istanbul e Rio de Janeiro, in cinque Continenti, coinvolgendo centinaia di creativi più o meno famosi. Inoltre, dato l’intento solidaristico di base, è riuscita a devolvere in beneficenza oltre 40 milioni di euro.
In conclusione dell’evento, anche a Capri, infatti, le mucche saranno battute all’asta da Sotheby’s e il ricavato sarà devoluto in beneficenza alla Fondazione Cannavaro Ferrara, per progetti destinati al territorio.
Il sito della World Cow Parade, definito anche un “virtual moo-seum”, dà la possibilità, tramite la compilazione di un form chiamato “Bring CowParade to Your City” , di suggerire un luogo dove portare la manifestazione. Madrid, da settembre a novembre 2008, sarà la prossima tappa. Delle due, l’una: o si “Adopta una vaca”, ossia si crea un gruppo che fa realizzare ad un artista campano, o da un pool di artisti (non ci mancano), un ruminante regionale, mucca o vacca che sia, da portare a Madrid circondata di deliziose mozzarelle, o si candida un nostro allevamento, secondo la logica “vacche tra le vacche, il ritorno alla terra” ad ospitare la prossima performance. Sono certa che con le zampe nello sterco e vicino agli abbeveratoi, le vacche variopinte di Knapp, nessuno le ha viste mai.
Immagine: sito www.milano.blogosfere.it