Napoli: città di mare. Ma quanti sono i locali che celebrano il top della essenza marinara della città con i crudi? Pochissimi. E molti sono nati di recente. Mentre c’è chi tira fuori le vaschette di Sushi c’è chi come Crudo Re attinge dal Tirreno. Liotti e Parrella festeggiano questa intuizione. Il locale di Piazza Vittoria ha un anno.
Io festeggio che a Napoli ci sia un luogo simpatico, fresco e di gusto dove bere una “coppa” o più di Champagne o di Spumante. Dopo il lavoro, ad esempio. Questi campani che vanno contribuiscono a fare di Napoli una città normale. Lenta. A loro ancora il mio in bocca al lupo.
Ostriche, tartare, carpacci di mare sono il pezzo forte, insieme alla carta delle bollicine che cresce di giorno in giorno grazie al successo della formula.
Il mio brindisi ieri sera è stato con il Brut Rosè Laurent Perrier, notissima maison attiva dal 1812. Uno Champagne ottenuto attraverso “saignée” e non assemblaggio di vini rossi e bianchi. La macerazione del Pinot Nero proveniente da alcuni appezzamenti nel nord e sud delle Montagna di Reims, dura circa 3 giorni. Mentre l’invecchiamento è spinto fino ad almeno 4 anni. Frutti rossi (lampone e melagrana) al naso, un lieve sentore di cuoio e poi tanta sapidità in bocca per questo vino che ha una bella pienezza di bocca e che forse avremmo voluto solo un pò più lungo. Un classico di buona fattura la cui cosa più affascinante è decisamente la bottiglia: ispirazione Henri IV. Sul sito di Luciano Pignataro la recensione del locale qui