Buone notizie per la Campania provengono dai dati raccolti dall’Osservatorio sulla Stampa Estera Nathan il Saggio che prendono in esame oltre 100 testate internazionali fra Stati Uniti, Europa, Australia, India, Cina, Medio Oriente. Nel periodo 1 gennaio 2007 al 17 dicembre 2007, è giugno a segnare il passaggio di boa, grazie a un boom di articoli positivi che invertono la tendenza dei primi mesi dell’anno. La Campania balza al terzo posto, dopo Lazio e Veneto, nella classifica italiana delle mete piu’ citate dalle principali testate internazionali. Se ne parla, questo l’aspetto più interessante, per il suo prestigio e appeal turistico. Sono 982 gli articoli dedicati alla regione: il 30,85% del totale al turismo. Sono, poi, 13,24% quelli dedicatio all’arte, il 12,73% alla cultura, l’11,40% all’enogastronomia, l’11,40% alla mafia e criminalita’ e l’8,55% all’ambiente e spazzatura.
E’ la stampa tedesca la piu’ favorevole alla regione, seguita da Stati Uniti, Gran Bretagna, Spagna, Francia, Australia. La tedesca ‘Frankfuerter Allgemeine Zeitung’, ad esempio, il 1° giugno scrive: “I paesaggi campani sono le migliori cartoline che esistano. La bellezza e l’arte di un tempo non hanno perso oggi il loro splendore…bellezze indimenticabili”. Sulla Costiera Amalfitana interviene ancora il 31 luglio il tedesco ‘Die Welt’ , che scrive: “Non si tratta piu’ di vedere Napoli e poi morire, almeno finche’ non si e’ vista la Costeria Amalfitana, la costiera divina. Tra Sorrento e Amalfi si sviluppa la strada panoramica che costeggia la costiera, uno spettacolo tra cielo e terra”. Ma ce ne sono molti altri, riportati, ad esempio, in questi giorni da IlCorriere del Mezzogiorno (vai), da Il Denaro (vai).
Non mi stupisce che siano i tedeschi a subire più di ogni altro il fascino della Campania. Si tratta di una disposizione mentale ed emozionale palpabile fra le persone che conosco là e che attribuisco, innanzitutto, all’incantesimo che suscitano ancora oggi, tra giovani e vecchi, le pagine scritte da autori come Goethe, sui passaggi e sulla vita del Sud Italia. In questa società, percorsa da un profondo, e a volte troppo duro, spirito di autocritica, e di indagine, il riferimento ai classici è continuo. Questi libri sono sul tavolo da pranzo, piuttosto che su uno scaffale o sul comodino, nelle case dei tedeschi e sono spunto di riflessione perpetuo per le famiglie. Ma è non solo questo. L’Italia ha un pò di tutto di quello che solletica mente e cuore di un tedesco: storia, buon gusto, passione e un pizzico di follia. Questa, in particolare, con gli altri ingredienti, nel Sud risulta essere particolarmente esaltata. La chiamo sorpresa.Grandi viaggiatori e insaziabili curiosi, i tedeschi preferiscono farsi un’idea personale delle cose. Per questa ragione, superato l’ostacolo dei bollettini di guerra provenienti, a volte, dal Sud Italia, non resistono al richiamo di qualche grado in più, di una breve vacanza, non troppo costosa, in un contesto dove le bellezze paesaggistiche ed artistiche, a prescindere da ogni difficoltà, sono imperdibili. Come in Campania. I primi ad avere questo comportamento sono proprio i corrispondenti delle principali testate della Germania. Se questi forniscono un riscontro positivo, se si accende la luce verde “passi” di una delle penne delle testate più accreditate, il gioco è fatto.Ho visto così fiorire in questi anni l’amore per la Costiera, per il Cilento e così via, come pure vederlo morire sotto il peso delle spietate e giuste analisi sulla situazione rifiuti, criminalità e efficienza del sistema istituzionale. Pagine e pagine scritte con sapienza, “maledettamente” approfondite (da far male all’ego di ogni buon campano) e con poche concessioni al romanzo, che pure aiuta a vendere tutti i giornali del Mondo. Ma basta poco a riaccendere l’entusiasmo di un popolo che, tutt’altro che freddo, come si suole etichettarlo, serba profondamente le proprie emozioni, ma che, a differenza di quelli che “prendono fuoco” facilmente, sa farne tesoro per metterle in moto e rinnovarle: basta una passeggiata all’aria aperta nella campagna italiana in una giornata di sole accompagnati dal canto, o con un brano di Bach solo nella testa, e gli immancabili bastoni pieghevoli. Suggestionato dall’adrenalina che scatena “il bello”, un tedesco che ha vissuto, o solo letto di una tale esperienza, si ricrede velocemente sulla reputazione di una regione o angolo di Mondo, o almeno si apre alla possibilità di un esperimento diretto. Ed ecco il successo della Campania, una regione sicuramente da interpretare e da vivere, ma che, quasi sempre, offre delle esperienze indimenticabili, così finendo per appiccicarsi per sempre sulla pelle.