Non tutto ciò che cresce nel campo del buon agricoltore è sano, pulito e giusto. La zizzania (o loglio) pianta graminacea che si presenta in forma anch’essa spigata, dilaga nella campagna e si confonde con il grano.
L’avete mai vista la zizzania? Mi son chiesta che aspetto avesse e mi è bastato sfogliare qualche immagine sul web per trovarla. Mi sono accorta solo in quel momento, trovandomela di fronte, di conoscerla perfettamente, di averla vista mille volte e di non aver capito che fosse una pianta infestante. Del resto per me ogni pianta è buona e ha diritto di crescere. Cosa che fa di me un agricoltore pessimo.
Al punto che ho dubitato, immediatamente, di aver ben capito e ho continuato a cercare nel web per accertarmi che, si, quella tranquilla “erbetta” fosse la famelica pianta al cui nome si associa la discordia. Perfino incolpandola di seminarla. Sono arrivata alla conclusione che la pianta non semina la discordia, ma è la discordia stessa. La sua presenza, di per sè, nel campo rovina il raccolto perchè quando si raccoglie il grano, è difficile separare l’una e l’altra pianta.
Navigando navigando sono incappata nel Vangelo secondo Matteo (un passaggio da Mt 13, 24-43, di seguito).
Ricordo che mia nonna diceva sempre che quando una persona cerca una risposta basterebbe aprisse la Bibbia o il Vangelo per trovarla. Così: aprendo e leggendo la prima pagina che ti capita a tiro. Sembrerà scritta per te.
Io ho sfogliato il web ed ho trovato per caso questo passo che dice molto sulle cose del mondo e sulla giustizia che trionfa nonostante tutto. Una gran metafora del raccolto che mi affascina molto, visto che sono tanto appassionata e vicina all’agricoltura, mondo che ritengo conservi intatta una sapienza semplice e immutabile.
[ In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece ri! ponètelo nel mio granaio”». ]