Trovo sempre utile studiare i dati, sarà per l’aver scritto di economia e per averla studiata. I dati danno corpo ai discorsi e evitano il bla bla. Vinitaly, a Verona, con una serie di conferenze in corso nei prossimi giorni ne propone diversi, molto utili per imprenditori ed addetti al settore. Di seguito segnalo gli incontri di studio per la presentazione di ricerche di mercato. Poi i dati riguardanti l’Italia nel 2009: Consumi e Export. Fonte: CS
m.p.
Quattro le ricerche che si presentano al Vinitaly di quest’anno:
v ricerca Vinitaly/Unicab-Axiter Confcommercio (Sala stampa – Secondo piano PalaExpo, giovedì 8 aprile, ore 15), con interviste a titolari e amministratori delegati di oltre 300 grandi, medie e piccole imprese vitivinicole per delineare lo scenario generale delle aziende e gli investimenti adottati per il rilancio del settore;
v ricerca Vinitaly/IRI Infoscan sulle vendite di vino nella GDO (CentroCongressi Europa – Sala Vivaldi, venerdì 9 aprile, ore 10.30) nell’ambito del convegno su “Grande distribuzione e produttori di fronte alla ripresa: come promuovere il vino sui mercati interno ed esterno”;
v ricerca Vinitaly/Partesa–Acqua Market Research (Sala stampa – Secondo piano PalaExpo, venerdì 9 aprile, ore 15) con la presentazione dei dati degli ultimi 4 anni del settore beverage nel suo complesso e di quello del vino in particolare, alla quale si associa un’indagine qualitativa delle abitudini di consumo di vini;
v ricerca Vinitaly/Bocconi-Trovato & Partners (Sala stampa – Secondo piano PalaExpo, sabato 10 aprile, ore 11.30) sulla rilevanza del brand, con l’analisi di come il wine lover lo percepisce e di come questo consumatore viene visto da ristoratori, enotecari e gestori di wine bar. Obiettivo della ricerca è individuare strategie aziendali che aiutino il venditore finale a comunicare meglio il proprio brand.
I DATI SULL’ITALIA
Consumi
Le vendite di vino al dettaglio in Italia nel 2009 hanno subito un forte calo, soprattutto dovuto al crollo del prezzo-mix, risultato probabilmente sia della preferenza dei consumatori verso prodotti di prezzo inferiore e di una accesa competizione tra i produttori. Il mercato è sceso del 9% a valore e dell’1,3% a volume. Questo calo significa che il mercato del vino italiano è oggi il 5% sotto il livello del 2006/07, avendo eroso il vantaggio del 4% fatto registrare nel 2008.
L’export dell’Italia
Il 2009 è stato un anno di record assoluto per l’export di vino italiano, che, secondo quanto riportato dal Sole24Ore, ha quasi raggiunto la soglia dei 20 milioni di ettolitri.
Secondo i dati Ismea, l’export vitivinicolo ha registrato un incremento del +10,2% in volume, a fronte di un calo del 5,4% in valore rispetto al 2008. Si tratta di un andamento dettato per lo più dall’incremento delle esportazioni di vini sfusi (+18%) che rappresentano ormai un terzo del totale delle esportazioni di vino italiano (33% contro il 30% del 2008). Relativamente ai vini imbottigliati, la performance risulta positiva solo nei quantitativi (+5%) mentre si riducono sostanzialmente i valori (-4% rispetto al 2008).
I segnali più importanti dell’export arrivano dal mercato europeo, che ha rappresentato nel 2009 il 56% dei nostri sbocchi. Il primo mercato è la Germania, dove si registra un ritorno al consumo del vino italiano dopo che lo scorso anno molti compratori avevano preferito approvvigionarsi dal mercato spagnolo (nel 2009 sono cresciuti in particolare i vini sfusi, con un +21% in volume). Al secondo posto il Regno Unito, dove cresce la domanda di vini spumanti (+18%) e imbottigliati (+9% in volume) a fronte di un calo del 4% dei vini sfusi. Per quanto riguarda l’export verso i paesi extra-Ue, buona la crescita in volume (+6,6%), ma importante riduzione in termini di valore (-10,8%). La meta principale dei vini italiani resta gli Stati Uniti, nonostante la flessione della domanda registrata nel 2009 (-4% in volume e -10% in valore).
Nel corso del 2009 il prodotto italiano ha conquistato nuovi mercati che, seppur al momento marginali, sono destinati a divenire sempre più importanti per i produttori italiani. In particolare la Russia ha visto aumentare del 30% la domanda di vino italiano, seguita dalla Svezia con un +14,2%. Dal lato delle importazioni di vino, nel 2009 si è registrata, sempre secondo i dati Ismea, una riduzione del 25% rispetto al 2008.
La vitivinicoltura in Italia
Produzione stimata 2009: 45,5 milioni di hl
Export vino italiano 2009: 19,7 mln hl per poco meno di 3,5 miliardi di euro, circa il 20% delle esportazioni alimentari totali (il comparto vinicolo è al primo posto nell’export alimentare italiano)
Valore della filiera vino, indotto e servizi: oltre 20 miliardi di euro
Occupati: 700.000 tra occupati in vigneti, cantina, trasformazione e distribuzione); 1,2 milioni considerando anche l’indotto primario
Vigneto Italia: 684 mila ha (era di 1.230 mila ha nel 1980 e di 970 mila ha nel 1990)
Vendite al dettaglio Italia 2009 (su 2008, fonte Ismea): valore -9%; quantità -1,3%
Doc, docg e igt (2009): 320 doc, 41 docg e 137 igt
Elaborazioni Servizio Stampa Veronafiere. Fonti varie (Oiv, Ismea, Uiv, Istat, Sole24Ore)