Una domenica a pranzo a Napoli. L’argomento è probabilmente una delle prime cose, anzi è sicuramente la prima cosa, che ho scritto nel web. Si inizia alle 14,00 e si finisce alle 16,00. Alle 17,00 magari si stuzzica un’altra cosetta. Il Grand Prix, la trasmissione domenicale o la partita che sia, hanno stimolato una punta di appetito. Con orrore complice, qualcuno ridacchia all’indirizzo di chi propone uno “spaghettino” aglio e olio, per poi aggiungere subito: “magari, due due”. Si finisce con il dolce. Oggi, sapendo di trovare del dolce a casa di miei familiari, ho portato un passito. Amo il Fiano, tra i vitigni a bacca bianca e, devo dire, che trovo il passito ricavato da quest’uva piacevolissimo e originale. Melizie di Mastroberardino, con i suoi 12 mesi di barrique, finirà abbinato a un Babà e metterà d’accordo tutti per essere un dolce leggero e rinfrescante. Racconto del rito della domenica a Napoli e di questo vino sul sito di Luciano Pignataro (vai), che ringrazio per l’ospitalità.