I 50 anni, un matrimonio: tempo di bilanci. Che si voglia o no minimizzare sugli effetti di questi passaggi di boa dell’esistenza di ognuno, del vero c’è negli andanti dei nostri vecchi. Come sempre. Non sarà “il giorno più importante” o quello “più bello”, ma nessuno ne esce del tutto uguale a sé stesso. Per questa stessa ragione c’è chi odia Natale o le feste in genere, i propri compleanni. Che preferirebbe la vita trascorresse senza sottolineature del tempo. Che vorrebbe che semplicemente il tempo facesse il suo corso. Lasciasse i suoi segni e basta.
Il 9 maggio del 2008, vigilia delle nozze, perdevo il mio cellulare e con lui anni ed anni di contatti.
Il backup? Mai fatto.
Al più la sorte ha voluto che nei giorni successivi ritrovassi qualche vecchia agendina dei tempi del pre-mobile o che qualche vecchio apparecchio mi restituisse contatti naufraghi stipati nella loro memoria, insieme a qualche foto da pochi megapixel. E’ un’esperienza, per ciò che riguarda il lavoro, devastante. Ti manca di tutto. Allo sbando per alcuni giorni su questo fronte, ho fatto un pò di figuracce.
Per ciò che riguarda il lato personale, invece, è fantastico. Quante zavorre del passato ci portiamo dietro nel corso dei mesi o negli anni? Indugiamo in relazioni che a volte ci fanno più male che bene. O che semplicemente non ci danno più nulla. Quante chiamate facciamo ormai per dovere?
Bene. La tecnologia ci offre l’esperienza dell’oblio totale ed anche il gioco della riscoperta e della sorpresa. Ci sono sicuramente persone che, avrete considerato, se non alzate voi il telefono, non avreste il piacere di sentire. Ecco: perdete il cellulare e fate un bel test a tutti. Mi sono così trovata a considerare chi sono stati i primi dieci che mi hanno chiamata appena perso il mio apparecchio. Poi i secondi dieci. Mi ritengo soddisfatta. Il resto della rubrica può restare nel tombino dove forse è caduta insieme al mio Nokia, o su qualche bancarella del mercato parallello. Venti persone per i quali vale la pena investire le proprie risorse vi sembrano poche? A me no. Fra queste ce ne saranno alcune che sicuramente avreste già messo il lista, ma ce ne saranno alcune che non avreste immaginato. Magari avete un’occasione imperdibile di sapere cosa vi riservano e potreste scoprire che su qualcuna di loro vale la pena investire molto. Avrete delle belle sorprese. Ma anche alcune brutte. E’ possibile che dal giorno in cui avete smarrito il cellulare qualcuno non lo abbiate più sentito. Allora: meglio che non torni più. Dentro di voi, forse, lo sapevate già. Ma adesso siete veramente liberi. La zavorra che vi portavate sul cuore si è sganciata e vi lascia librare in aria. Non avete neanche più la tentazione di chiamarlo/a. Avete più spazio per altri. Non è un bellissimo regalo per i vostri 50 anni? O per le vostre nozze?