Un articolo de Il Sole 24 ore (vai all’articolo) di qualche giorno fa, riferisce che, a fronte di rincari record per il vino, Coldiretti suggerisca di ricorrere all’acquisto in cantina.
Una misura estrema, e forse e neanche di facilissima applicazione, che però va presa in seria considerazione se gli aumenti sono quelli annunciati dall’Unione Italiana Vini e riportati nell’articolo: nell’ordine, mediamente, del 20-25 per cento per i vini base e del 10 per cento per i vini di fascia medio-alta.
La vendemmia scarsa fa di questi scherzi, ma un controllo sui prezzi è nell’interesse di tutti. Immaginiamo che competitività potranno avere i vini italiani sui mercati esteri con l’euro alle stelle, tenuto conto che gli Stati Uniti sono il nostro migliore cliente Oltreoceano.
Si sa, del resto, che gli americani amano il prodotto italiano, al punto che il ‘Wine Star Awards 2007’, il premio assegnato dalla più popolare rivista di settore americana, ‘Wine Enthusiast’, ha assegnato oggi il titolo di migliore enologo dell’anno al fiorentino Carlo Ferrini, consulente, fra le altre, dell’azienda Casanova di Neri, produttore del miglior vino del mondo per la rivista ‘Wine Spectator’: il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2001.
Allora speriamo che lo si ami tanto il nostro vino, al punto da comprarlo a prescindere dal prezzo. Speriamo insomma che lo zio Sam punti il dito proprio su una delle nostre bottiglie.