Gli Stati generali del vino (vai al post sulla prima giornata) tenutisi ad Avellino hanno fatto emergere una fotografia ben precisa della Campania del vino. Dalle 50 relazioni e interventi che si sono succeduti, sono emersi sfilze di dati su questi ultimi venti anni di storia del vino regionale e soprattutto Il tutto in un clima di collaborazione e di confronto che l’assessore regionale Andrea Cozzolino ha rilanciato invitando, non solo a ripetere l’evento il prossimo anno, ma anche a lavorare per una “grande alleanza”. La Campania mostra un grande dinamismo, ha raggiunto livelli qualitativi altissimi, e c’è interesse per i suoi vini, vanno affrontate alcune questioni di base: fare sistema, utilizzare le produzioni di pregio come bigliettino da visita, ancor di più e affrontare i mercati con più decisione. Di tutto questo racconto sul sito di Luciano Pignataro (vai) che ringrazio dell’ospitalità. E’ stato un week end storico quello del 6-8 marzo per chi ama il vino o per chi ci lavora.
Per dettagli sul testo di Raffaele Beato “I crus dell’Appennino Meridionale Campania” e sulla relazione del professor Eugenio Pomarici, vai al sito dell’Aisnapoli.
Immagine: Campaniachevai, da sx. Pomarici, Moio, Velardi, Allocca, Cozzolino, Cuomo, Ascierto Della ratta